Rushdie «Scriverò sulla fatwa» di Mario Baudino

Rushdie «Scriverò sulla fatwa» A Francoforte Rushdie «Scriverò sulla fatwa» FRANCOFORTE DAL NOSTRO INVIATO «Scriverò sulla fatwa» annuncia Salman Rushdie a Francoforte, mentre il pericolo per la sua vita, dopo la svolta moderata in Iran, sembra diminuire. Sarà un libro sui lunghi anni di esistenza blindata dopo l'improvviso, incredibile «condanna a morte» emessa da Khomeini per i Versetti satanici il libro accusato di offendere la religione islamica. Lo scrittore, che nelle occasioni pubbliche continua a muoversi con un imponente apparato di sicurezza, ma almeno assicura di aver sempre cercato anche una vita normale, nella sua breve visita alla Fiera internazionale del libro è rimasto, come sempre, in bilico tra i due poli. Occasioni ufficiali e cena con i suoi editori internazionali, poi una sorta di «fuga» per potersi mischiare agli invitati di un party offerto dal tedesco Fischer. Quattro chiacchiere tra gli stand con il suo agente, brevissimi incontri con giornalisti e tv. A tutti ha ripetuto che l'emergenza, in qualche modo, per lui deve finire. Per questo scriverà sulla fatwa. Ora forse ha la serenità sufficiente per farlo. «Vorrei chiudere con questa vecchia storia e cominciarne una nuova» ci spiega laconico. Ma come giudica la svolta iraniana? «E' comunque un fatto positivo che l'Iran abbia deciso di rinunciare a raggiungere i suoi scopi col terrorismo». E i conflitti, all'interno del regime, permangono. Lei crede che i riformisti vinceranno? In fondo per lei è molto importante. «Diciamo che la parte più importante del problema ora è risolta». Intanto, gli editori di tutto il mondo (Mondadori per l'Italia) si apprestano a pubblicare il nuovo romanzo, The ground beneath herfeet (La terra sotto ai piedi di lei). Sarà l'ultimo della «vecchia vita»? Rushdie non risponde. Ci saluta con sorriso enigmatico e vola a Londra. Mario Baudino

Persone citate: Fischer, Khomeini, Rushdie, Salman Rushdie

Luoghi citati: Francoforte, Iran, Italia, Londra