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Sfida reale al Videogame Sega attacca Sony e si gioca il tutto per tutto su «Enterprise» Sfida reale al Videogame CPU a 128 bit (200 MHz 360Mips/l,4Gflops), Cd-Rom 12x, e una scheda grafica Vr2 capace di generare oltre 3 milioni di poligoni al secondo, modem di serie per collegamenti Internet e fra giocatori, nome di battaglia «Dreamcast». Queste sono le caratteristiche della nuova arma con cui Sega Enterprise si lancia alla riconquista del mercato dei videogiochi. Tanto per cercare di dare un'idea: questa Central process unit, in sigla Cpu, ha a disposizione un numero di bit molto alto rispetto ad altri prodotti di mercato e può eseguire milioni di operazioni al secondo, in sintesi, ha prestazioni tecnologiche molte volte superiori ai più diretti concorrenti. Ecco, ma a chi è diretta la sfida? Soprattutto alla Sony che, con la sua «Playstation», prima ha stracciato il «Saturn» targato Sega, poi con il lancio del «Super Nintendo 64» ha compiuto un'escalation, portando il duello su un nuovo terreno. Un campo da cui si raccolgono soldi a palate, visto che l'anno scorso Sony, con circa 33 milioni di «Playstation» vendute in tutto il mondo, si è aggiudicata, con il dominio del mercato, un fatturato di 700 miliardi di yen, qualcosa come 9100 miliardi di lire. Insomma, per la Sony il settore dei videogiochi è diventato in meno di cinque anni la seconda area di affari con una quota pari ad oltre il 10 per cento del fatturato totale, un valore superiore a quelli dei settore discografico e cinematografico. Ma, oltre che di soldi, per Sega Enterprise è quasi una questione d'onore, visto che il suo «Sonic», insieme con «Supermario» della Nintendo, è stato un grande pioniere che ha aperto la strada alla diffusione dei videogames nel mondo. E Sega, terza in classifica, con un fatturato di 262 miliardi di yen, dopo i 417 miliardi della Nintendo, affida al «Dreamcast», che è un apparecchio assolutamente nuovo, a metà fra il videogico e la stazio ne multimediale, il compito di lavare l'onta e riconquistare la vetta della classifica. Si vedrà. La sfida parte il 27 novembre, giorno in cui «Dreamcast» ap parirà, al prezzo equivalente a 400 mila lire, nei negozi del Giappone per iniziare il suo tentativo di conquistare il mondo. Una sfida, che già si delinea come un duello con Sony, visto che la Nintendo, dominatrice di un tempo, ha continua to a crescere, ma meno rapida mente che in passato a causa degli attriti con le società prò duttrici dei software, mentre Sega Enterprise vanta ancora un solidissimo piazzamento nel settore intrattenimento. E con «Dreamcast» si gioca il tutto per tutto: le caratteristiche del nuovo prodotto indicano che potrebbe avere una grande influenza nel futuro dei videoga mes, ma un fallimento com merciale potrebbe determinare lo stesso destino della casa [v. cor.]