Gaber: «La bontà non salva il mondo»
Gaber: «La bontà non salva il mondo» Il cantautore in tour festeggia 40 anni di carriera Gaber: «La bontà non salva il mondo» FAENZA. Quarant'anni di carriera. Precisa: «Quarant'anni di carriera da quando mi chiamo Gaber, perché cominciai ancor prima, a quattordici anni». Quarant'anni di carriera da festeggiare lunedì con la prima al teatro Masini di Faenza di «Un'idiozia conquistata a fatica '98-99», spettacolo ripreso dalla scorsa stagione ma ampliato, riveduto e corretto con l'inserimento di nuovi brani e monologhi, complice il compagno d'avventura di sempre, Sandro Luporini. «Era una necessità questo nuovo lavoro. Abbiamo ancora speranza nell'individuo. Nell'individualismo. E' un concetto positivo. Significa riappropriarsi del pensiero autonomo contro quello massificante, che annulla, schiaccia, fa scadere le coscienze. Pensare ogni giorno, tentare di farlo anche di fronte ai quadri più desolanti, ma sempre senza seguire la massa». Parliamo di giustizia, Gaber? «E' un problema più grave di quanto non venga sbandierato. L'Italia è il Paese dove non vengono rispettate le regole, l'incertezza del¬ la regola fa saltare la vita aggregativa. E' un problema decisivo, ne va della sopravvivenza della comunità. La legge in un Paese alla deriva fa sì che la giustizia sia un po' riilessiva e se vuole rivendicare le sue ragioni devi aspettare due o tre generazioni e nei tribunali e in archivi segreti c'è la storia d'Italia di tutti i partiti e siccome nessuno è senza peccato si può ricattare tutto lo Stato». Nel brano «Potere ai più buoni» lei canta: «Penso alle nuove povertà che danno molta visibilità, penso che è bello sentirsi buoni usando i soldi degli italiani...». «Non mi piace il buonismo come tutti gli ismi. Il mondo non si salva con la bontà». Lei ha un formula contro il razzismo ne «L'incontro». «Credo di non essere razzista se dico che occorre intervenire seriamente. Le persone vanno accolte, ed accolte dignitosamente, se ci sono gli spazi disponibili. Ma come al solito anche qui ci sono le regole, ma non vengono rispettate». Nicoletta Perfetti Giorgio Gaber: festeggia i 40 anni di carriera al Masini di Faenza con la ripresa (in versione riveduta e corretta con l'inserimento di nuovi monologhi) di «Un'idiozia conquistata a fatica»
Persone citate: Gaber, Giorgio Gaber, Masini, Nicoletta Perfetti, Sandro Luporini
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