Il suicidio e la ricerca della verità

Il suicidio e la ricerca della verità LA LETTERA DI O.d.B. Il suicidio e la ricerca della verità GENTILE corrispondente, lei si lamenta che nessuno avesse risposto, allora, alle sue domande: «Ed oggi, dieci anni dopo, avendo letto ciò che il signor Grillo intelligentemente scrive sul vostro giornale, mi è sembrato per un attimo che tutto tornasse indietro con tutte la sue domande a cui nessuno aveva potuto o voluto dare risposta», lei mi scrive. «Credo che quello del suicidio sia un problema molto più complesso di ciò che abitualmente crediamo. Spesso si tende a giudicare il suicida un "fuori di testa", uno che "non ragionava più". In realtà non sempre è così: il suicida, a volte, è talmente lucido e in un certo senso abilmente freddo nel progettare il "tutto", nel camuffare il proprio reale stato d'animo, nel nascondere le proprie intenzioni da allontanare ogni sospetto. Potenziali suicidi non sono solo i giovani non integrati o i Il suie la ridella cidio cerca verità tipi cosiddetti solitari, conosco casi di suicidio di persone apparentemente con una vita sociale normale, un buon lavoro, una famiglia con figli che, improvvisamente, decidono di farla finita. Cosa c'è alla base di questi fatti? E, d'altronde, mi chiedo, ma cose la normalità? Sul fatto che alcuni giovani non riescano ad affrontare le inevitabili difficoltà che l'esistenza comporta e, quindi, pensino di risolvere tutto con il suicidio, forse ha alla base un certo disprezzo per la vita stessa. Togliersi la vita significa rinunciare al dolore, agli anni difficili, alle perdite, ma anche alle gioie, all'amicizia, all'amore, al donare e al ricevere il bene che in quel momento così disperato sembra lontano o inesistente. Ogni volta che dai mass-media rimbalzano notizie dei suicidi di persone lontane e sconosciute mi trovo a pensare che, forse, se qualcuno fosse stato loro vicino con un gesto, una parola, un abbraccio, quella persona avrebbe trovato la forza per rinascere e dare un senso alla propria esistenza. Scusi lo sfogo...». E lei mi scusi di aver dovuto tagliare per l'esiguità dello spazio la sua lettera bellissima ma lunghissima. Grazie per lo sfogo, grazie per la sua sensibilità, grazie per la sua ricerca della verità. Oreste del Buono Egregio Signor Del Buono, leggendo la lettera del signor Grillo di Aosta pubblicata dalla Stampo, non ho potuto lasciare inascoltati tutti i pensieri che mi venivano alla mente. Per questo mi trovo a scriverle, approfittando del suo tempo. Il suicidio è un argomento che mi riguarda in modo più o meno diretto: due membri della mia parentela si sono tolti la vita alcuni anni addietro, quando io ero piuttosto piccola (ora ho vent'anni). Questi due tragici episodi, all'epoca, mi avevano posto di fronte a una realtà sconvolgente per una bambina di IOanni... Patrizia T., Crevoladossola

Persone citate: Del Buono, Oreste Del Buono, Patrizia T., Spesso

Luoghi citati: Aosta, Crevoladossola