L'Italia prigioniera dei nubifragi

L'Italia prigioniera dei nubifragi Friuli, frazioni isolate, e aumenta il rischio frane. Si rinforzano gli argini L'Italia prigioniera dei nubifragi // maltempo non dà tregua, paura in Toscana ROMA. Pioggia battente, frane, allagamenti, corsi d'acqua in piena. Dal Friuli al Lazio le previsioni che minacciavano l'aggravarsi del maltempo sono state pienamente rispettate. Così nuvole nerissime hanno rovesciato su buona parte della Penisola veri e propri nubifragi, con tutto il corollario di difficoltà nella circolazione stradale, tombini intasati nelle città e soccorsi in affanno tra una famiglia da evacuare ed un torrente da contenere, liceo la situazione nelle regioni dove l'emergenza si è fatta sentire maggiormente. FRIULI. Piove da oltre 48 ore, a tratti con molta intensità. Le province più colpite sono quelle di Udine e Gorizia, dove non si contano scantinati e negozi invasi dall'acqua. A causa di una frana nel comune di Pulfero (Udine) 360 persone - gli abitanti di due intere frazioni - sono rimaste isolate. In alcune zone collinari si sono avuti anche movimenti franosi, che però non hanno messo in pericolo case. Una dozzina i corsi d'acqua tracimati, ma tutti quelli della regione sono vicini al limite, nonostante gli argini ciano stati rinforzati con sacchetti di sabbia. Sotto osservazione soprattutto il Natisone e l'Isonzo. Si moltiplicano le strade secondarie chiuse al traffico e anche la sala operativa della Protezione civile di Palmanova rischia l'isolamento. Solo la provincia di Trieste sembra, per ora, non risentire dell'abbondante pioggia che pure l'ha investita. VENETO. La giornata autunnale ha avuto il suo «simbolo» nell'acqua alta di Venezia. La marea a mezzogiorno ha toccato i 104 centimetri sopra il medio mare. Il Centro previsioni e segnalazioni maree del Comune ha previsto per oggi una massima che raggiungerà alle 12,10 un'altezza di 120 centimetri. LIGURIA. La pioggia è caduta con insistenza, ma senza eccessiva violenza, con una breve pausa nella mattinata. Nello Spezzino il vento ha schiantato numerosi rami. E' però tramontato il pericolo che la regione debba fare i conti con la «coda» del ciclone Jeanne, di provenienza atlantica. Il maltempo continuerà comunque a farsi sentire almeno fino a giovedì. A Rapallo le infiltrazioni d'acqua hanno causato la caduta di calcinacci dalla Torre Civica. L'alluvione che ha colpito la scorsa settimana il Ponente avrebbe provocato danni per oltre 100 miliardi. E' la prima stima realizzata dal servizio di Protezione civile della regione. Ma, come affermano i responsabili del servizio, la valutazione non è ancora definitiva. TOSCANA. Ancora allarme in Versilia: tre scuole evacuate ad Ameglia; case e stabilimenti allagati nella zona orientale della Spezia a causa dello straripamento del canale Melara. Si è lavorato per sgomberare dal fango le strade ed i locali bassi degli edifici. Ma le previsioni per le prossime ore non sono buone e vengono tenute sotto controllo dall'alto le zone interessate nei giorni scorsi da movimenti franosi. LAZIO. Nella capitale traffico «in tilt», una centrale dell'Enel in fiamme per un fulmine e 70 incidenti stradali nel giro di quattro ore. Ma la pioggia ha causato disagi in tutta la regione: allagamenti e smottamenti in provincia di Rieti; ritardi fino ad un'ora e mezzo per i decolli e fino a 30 minuti per gli atterraggi nell'aeroporto internazionale Leonardo da Vinci. Sempre nel Lazio, è allarme per i canali di irrigazione in provincia di Latina, che hanno raggiunto il livello di guardia. E la pioggia, caduta in abbondanza soprattutto nella mattinata, ha causato non pochi problemi nei Comuni di Fre- gene e Fiumicino, nel Frusinate e nella valle del fiume Aniene, dove sono stati danneggiati vigneti e uliveti. Alla periferia di Civitavecchia una decina di famiglie sono rimaste isolate per alcune ore a causa dell'allagamento dell'unica strada di accesso alla zona. CAMPANIA. Nella sala operativa presso il Comune di Sarno nessun preallarme, ma molta attenzione per l'evolversi delle condizioni meteo. Gli uomini della Protezione civile sono pronti a far scattare il piano d'emergenza che prevede anche l'evacuazione. Se la pioggia dovesse tornare a cadere abbondante, da Caserta arriveranno 60 mezzi dell'Esercito per portare le popolazioni al sicuro nei centri d'accoglienza. Ma Pietro De Paola, presidente del Consiglio Nazionale dei geologi, si dice «molto preoccupato» dall'eventualità che sulla zona tornino forti precipitazioni: «Sono stati puliti alcuni alvei e create vasche di accumulo, ma sottolinea - il territorio non è assolutamente sicuro». RANE. Il territorio italiano sarà a rischio ancora per decenni. Frane, smottamenti, inondazioni continueranno infatti ad essere per molti anni le conseguenze ineluttabili di ogni pioggia più intensa del solito. La diagnosi è di Pietro De Paola, presidente del Consiglio nazionale dei geologi: «Il territorio italiano è fragile e gravato da un peso demografico non indifferente e per i prossimi decenni bisognerà mantenere alta la guardia», [r. cri.] Per i geologi il territorio italiano sarà a rischio ancora per decenni A Sarno è pronto il piano per poter evacuare l'intera popolazione In Liguria secondo una prima stima l'ultima alluvione ha causato danni per 100 miliardi E' ancora allarme in Versilia: tre scuole ieri sono state evacuate ad Ameglia 1 m j ~ "* -"Si*» mm VENEZIA. Una vigilessa controlla il traffico pedonale sulle passerelle di piazza San Marco L'acqua alta ieri ha raggiunto i 104 centimetri VIAREGGIO. In Versilia è ancora allarme e le previsioni per le prossime ore parlano di un netto peggioramento IMPERIA. Fango nelle strade di San Lorenzo al Mare

Persone citate: De Paola, Leonardo Da Vinci, Pietro De Paola, Ponente, Torre Civica