« Bin Laden ha l'atomica »

« Bin Laden ha l'atomica » Lo ha rivelato, citando fonti diplomatiche, il quotidiano arabo pubblicato a Londra «Al-Hayat» « Bin Laden ha l'atomica » L'avrebbe comperata nell'ex Urss IL CAIRO NOSTRO SERVIZIO La Primula Rossa del terrorismo islamico, Osama Bin Laden, disporrebbe nei suoi arsenali anche di armi nucleari tattiche. Lo ha rivelato ieri «Al-Hayat», il quotidiano di lingua araba pubblicato a Londra e in altre capitali del Medio Oriente. Il giornale, che cita fonti diplomatiche asiatiche ben informate, ha precisato che il miliardario saudita avrebbe acquistato gli ordigni tattici da alcune delle Repubbliche islamiche dell'ex Unione Sovietica grazie ai suoi legami stretti con i dirigenti di quei Paesi. Certamente la notizia degli ordigni atomici è ora al vaglio della Cia che sta dando la caccia a Bin Laden, ritenuto il mandante dei sanguinosi attentati dello scorso agosto alle ambasciate americane a Nairobi e a Dar-es-Salaam nei quali furono uccise 256 persone. Per ritorsione, gli Stati Uniti sferrarono un attacco missilistico contro una delle basi del terrorista in Afghanistan. E i missili mancarono il vero bersaglio, Osama, il quale aveva abbandonato la base mezz'ora prima del raid. Ora però i suoi spostamenti vengono seguiti da un satellite-spia americano che sorveglia il territorio afghano. L'Afghanistan è divenuto rifugio del miliardario a partire dal 1996. Anche se non mancano le sue escursioni in Asia e in Africa. Lo sceicco vi ha schierato una vera e propria annata. E non ha lesinato sulle spese attingendo dal suo cospicuo patrimonio (300 milioni di dollari) accumulato in tempi più sereni nel regno saudita, prima di essere privato della cittadinanza. Il numero dei suoi miliziani si aggira sulle 3500 unità proveniente da tutto il mondo islamico e non si conta neppure il numero delle cellule segrete dei suoi fedelissimi sparse per il pianeta. I combattenti islamici, i muyahiddin, ricevono un periodo di addestramento militare e di indottrinamento nella base di Al-Kaida, vicino al confine con il Pakistan, prima di andare a combattere. L'ultima impresa di questo capo spirituale dell'Intemazionale islamica del terrore, stando alle rivelazioni dei giornali inglesi, è l'invio di un contingente di 700 uomini nel Kashmir indiano insanguinato da una guerra senza fine condotta dai guerriglieri separatisti islamici che si battono per l'unificazione con l'Afghanistan. Ma Ahmed Mutawakil, il portavoce dei Taliban, gli studenti di teologia che controllano l'80 per cento del territorio afghano, ha smentito la notizia definendola «pura invenzione dei mezzi di comunicazione di massa». Intanto i Taliban continuano a far quadrato attorno a Bin Laden, divenuto l'uomo più ricercato del mondo. Oltre a rifiutarne l'estradizione negli Stati Uniti, traccheggiano con i sauditi che lo vogliono processare per l'attentato alla sede degli istruttori militari americani di Al-Khabar nel 1996. Ibrahim Refaf Gli ordigni tattici venduti dai dirigenti di alcune delle repubbliche islamiche Il terrorista miliardario avrebbe inviato un suo piccolo esercito nel Kashmir indiano

Persone citate: Ahmed Mutawakil, Bin Laden, Hayat, Ibrahim Refaf, Osama Bin Laden