Cossiga

Cossiga Cossiga // Cavaliere? The other man ROMA. Quando si tratta di trovare mia definizione per Silvio Berlusconi, Francesco Cossiga tira fuori il meglio della sua ironia: «Da oggi lo chiamerò The other man, l'altro uomo», ghigna l'ex presidente, irritato per le parole del Cavaliere che prevedevano un ritorno al Polo di alcuni parlamentari dell'Udr. «Quelli di Oxford non nominano mai Cambridge e lo definiscono The other place, l'altro luogo. Stesso modo di dire a Cambridge nei confronti di Oxford. L'espressione denota un grande rispetto reciproco». Ma ce n'è anche per Prodi: «E' triste vedere un uomo come Romano Prodi andare a raccattare voti in giro - continua -. L'amico Minniti, capo della segreteria dei ds, ha detto che i governi si reggono anche su un solo voto. Sì, è vero, si reggono su un solo voto in una maggioranza organica, ma questo non è il caso. Non vedo perchè vogliono immiserire un grande evento storico...». Cossiga, che si è visto respingere da una parte e dall'altra la proposta del «governissimo» di larghe intese per superare la fase dell'emergenza, ieri ha fatto il suo pronostico sul futuro del governo: «La più grande preoccupazione di Prodi era che noi votassimo la fiducia - dirà in serata al Porta a porta di Bruno Vespa . Se volevo farlo cadere, avrei annunciato il nostro voto... Non ci sarebbe stata la scissione di Rifondazione, Cossutta non poteva votare il governo e probabilmente non avrebbero potuto farlo nemmeno i Verdi e quelli che si chiamano comunisti democratici...». In precedenza, aveva mandato su tutte le furie la Lega: «Mi hanno detto che il tempo inclemente, che causa dolori reumatici forti e anche disturbi fastidiosi dell'apparato gastrointestinale, provocherà nella Lega delle assenze che, guarda caso, vanno a ripianare i voti perduti di Bertinotti». Secca la replica di Domenico Cornino, capogrupo del Carroccio alla Camera: «Pensi per sé». Ir. i.]

Luoghi citati: Cambridge, Oxford, Roma