Friuli, è accordo popolari-azzurri

Friuli, è accordo popolari-azzurri An: in pericolo l'unità politica del Polo Friuli, è accordo popolari-azzurri UDINE. Si chiama Centro popolare autonomista la nuova coalizione che trasforma ancora una volta il Friuli in un laboratorio politico: Forza Italia si divide da An e, insieme a Ppi, Udr e Unione Friuli, appoggia lo stesso candidato. Si tratta di Pietro Commessatti, 67 anni, primario ortopedico in pensione. L'accordo è stato raggiunto nel pomeriggio e subito ha scatenato una serie di polemiche. Mentre il comitato provinciale ppi ribadiva in serata che non ci saranno apparentamenti con An «né al primo né al secondo turno», il coordinamento regionale di An faceva sapere che l'accordo «mette in serio pregiudizio l'unità strategica e politica del Polo in chiara controtendenza alle volontà di Fini, Berlusconi e Casini». Uno stop all'accordo proveniente dai vertici nazionali del Polo potrebbe mandare di nuovo tutto all'aria e il ppi, come fa osservare chi ha partecipato al comitato provinciale di ieri, lo sa bene. Ma il parlamentare azzurro Manlio Collavini (tra i registi dell'operazione) assicura che «non accadrà nulla di tutto ciò: si va avanti con l'accordo». E a chi gli chiede come si risolverà il problema di An, esclusa dalla partita, risponde «mai mettere il carro davanti ai buoi. Il centro farà la sua campagna elettorale Fi ottial seconchi vivr mista: do turno à vedrà per il primo turno. Quanto al secondo turno, chi vivrà vedrà». Collavini, insomma, tiene aperto uno spiraglio per gli amici dì An, come del resto aveva fatto l'altra sera lo stesso candidato. «Al primo turno - aveva dichiarato Commessatti - non ci saranno accordi con An, poi si vedrà». Ma i Popolari tengono duro. «Se il candidato dovesse decidere di apparentarsi con An al secondo turno - dichiara il segretario regionale dei Popolari, Ivano Strizzolo dovrà fare a meno dell'appoggio del Ppi». Il Ccd non farà parte del centro popolare e col coordinatore regionale Edoardo Sasco «non esclude una convergenza sullo stesso candidato di An», ma neppure la possibilità di presentarsi agli elettori con una proposta autonoma. Ma se, almeno per ora, il Polo si divide, anche l'Ulivo fa altrettanto. La coalizione di centro-sinistra, orfana del Ppi, si è ulteriormente frammentata. Diessini e Verdi correranno con due diversi candidati: Giovanni Paolo Busihello per i primi e Emilio Gottardo per i secondi. Anche Prc si presenta da sola con Alessandra Kersevan. Il Carroccio, con la benedizione di Bossi, si allea con gli autonomisti del Movimento Friuli e candida l'ex presidente leghista della Regione, Sergio Cecotti. [r. i.j Fi ottimista: al secondo turno chi vivrà vedrà

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