UNA PENA AGGIUNTIVA

 UNA PENA AGGIUNTIVA UNA PENA AGGIUNTIVA PUÒ' ben darsi che la nuova sentenza della Cassazione sul processo Sofri sia un trionfo della giustizia formale e di quella sostanziale - che cioè corrisponda sia a una più rigorosa applicazione del codice, sia (come molti pensano, anche e soprattutto avendo letto le sentenze dei vari gradi di giudizio precedenti) al buon diritto dei condannati a veder riconsiderato il loro caso. E' però un ben triste trionfo, per il modo come è stato raggiunto e per la condizione di incertezza in cui continua a lasciare Sofri e i suoi compagni. Al punto che qualcuno potrebbe leggere questa sentenza come una pena aggiuntiva, che apre bensì la via a un nuovo processo, il cui esito però, dati i precedenti, non può che essere altamente dubbio. Se uno degli aspetti essenziali di una società giusta è la certezza del diritto, questa nuova tappa del caso Sofri conferma che da una tale condizione siamo abissalmente lontani. La sentenza della Cassazione viene dopo altre sette, nelle quali Sofri è stato ora assolto e ora condannato, e nella cui successione la condanna finale sembra solo il risultato del caso che ha fatto pendere la bilancia dal lato della colpevolezza proprio nell'ultimo grado di giudizio. Continueremo dunque a sentirci vicini all'amministrazione della giustizia quando emette sentenze che corrispon- Gìanni Vattimo CONTINUA A PAG. 8 PRIMA COLONNA

Persone citate: Sofri, Vattimo