Cecchi Gori profeta con Bati e Edmundo

Cecchi Gori profeta con Bati e Edmundo Volevano andarsene, ora fanno sognare Firenze Cecchi Gori profeta con Bati e Edmundo FIRENZE. Non esiste una coppia più eterogenea. Il biondo è un argentino che ha vinto nel suo Paese e poi è letteralmente esploso in Europa. Il moro è un brasiliano che fino a 28 anni non aveva mai pensato di lasciare la sua spiaggia di Rio. Gabriel Batistuta è una sorta di stakanovista che, neppure oggi, ha smesso di cercare di migliorarsi. Si allena come un ragazzino di una scuola di calcio, batte mille calci di punizione, palleggia, cerca di limare i suoi piedi, insistendo specialmente sul sinistro. Edmundo sente, e talvolta lo dice, di essere un profeta del pallone. Un pennellatore. Batistuta è un esempio di abnegazione alla squadra, al punto che un uomo come Trapattoni (che ha avuto immensi fenomeni ed ha vinto tutto) ne è stato conquistato: «Batistuta è l'esempio, un campione che coniuga talento a sacrificio, un capitano vero, che tutta la squadra segue, uno pronto a stravolgere anche le proprie qualità pur di far vincere la Fiorentina». Messaggio che l'inesorabile Giovanni ha inviato anche all'eroe di giornata, in questo caso, Edmundo. Il brasiliano, invece, è la negazione della programmazione, come vive, gioca. Non può sentirsi ingabbiato (ma Trapattoni, alla lunga, sistemerà anche lui), deve fare quello che si sente di fare. Tacco, mani sui fianchi, ancora tacco, poi una progressione che taglia la difesa come l'osse burro. Invoce tornare, rincorrere, fare la diagonale, pressare, non gli viene proprio naturale. E diversi sono anche davanti ai taccuini. Batistuta è una sorta di carceriere dell'entusiasmo: «Siamo solo alla quarta partita, cosa volete che significhi il vantaggio che abbiamo adesso. Ora viene il difficile, ora dobbiamo dimostrare di valere la testa della classifica. Nel passato, ricordate, tante volte siamo finiti contro il muro della delusione» Edmundo è più colorito: «Siamo lassù, d'altra parte noi giochiamo sempre con un solo scopo: vincere e adesso vinciamo...». In comune hanno soltanto questa estate ormai alle spalle, quando entrambi parlavano la lingua dell'addio. Edmundo che si appellava anche alla Carta dei diritti dell'uomo: «Non sono uno schiavo, voglio tornare in Brasile». Batistuta che giocava sulla psicologia: «Non so se a Firenze saprei trovare le giuste motivazioni, sento che il feeling con la Fiorentina non è più lo stesso». La determinazione di Cecchi Gori e la sapienza diplomatica di Trapattoni hanno frantumato i loro sogni di sistemarsi altrove. Ed ecco che la coppia più strana del calcio ha iniziato facendo sfacelli. Batistuta continua a raccogliere record e attestati di stima, cinque gol (tutti su azione) in campionato; uno per Edmundo che, per contro, ha portato avanti in Europa i viola segnando una doppietta decisiva contro l'Hajduk a Bari. Batistuta ed Edmundo adesso sembrano trovarsi meglio anche in campo. Per la verità non c'erano mai stati accenni di incomprensione, fremiti di gelosia, anche perché i tifosi viola hanno capito quanto fosse importante distribuire equamente teneri slogan per il potente argentino e il ballerino di samba brasiliano. E così anche domenica, contro l'Udinese, la coppia è stata protagonista. Batistuta è andato a strappare un pallone a centrocampo e ha dato il via all'azione conclusa in gol da Edmundo. E così la Fiorentina è in testa alla classifica, sola, ponendo interrogativi preoccupati alle grandi del calcio italiano. Reggeranno i due? Trapattoni sorride e dice di sì, lui è un maestro a far convivere anche partners diversi ed è pronto a compiere scelte dolorose (vero Oliveira?) pur di continuare a vincere con la sua strana coppia. Alessandro Rialti CACCIA APERTA AL MILAN '92-'93 Con quattro vittorie consecutive ad inizio campionato, la Fiorentina ha eguagliato l'Inter'97-'98 e il Milan '95'96. Ma proprio i rossoneri sono i primatisti assoluti degli ultimi dieci anni con ben sette successi di seguito nel '92-'93. Seguono con tre vittorie il Parma '94-'95 e ancora il Milan '90-'91.

Luoghi citati: Bari, Brasile, Europa, Firenze