Coni, nuove inchieste di P. Ser.

Coni, nuove inchieste Coni, nuove inchieste Longo indaga sul Parma Deferito Pavone (Lecce) ROMA. Cade un altro candidato alla successione di Pescante. Il segretario generale Pagnozzi annuncia di non aver mai pensato alla presidenza del Coni: «Pertanto non ho alcuna intenzione di candidarmi». Acquista forza la candidatura di Petrucci, mentre c'è chi spera che ci sia davvero la crisi di governo, perchè potrebbe far tramontare l'ipotesi di commissariare il Coni. A Roma la Procura antidoping del Coni, presieduta dall'avvocato Ugo Longo, ha aperto due nuovi procedimenti: indagherà sui valori dell'ematocrito dei giocatori del Panna e sul caso di sospetta positività insabbiata (legato ad una partita tra Udinese-Roma o Fiorentina-Sampdoria del 19 gennaio '97». Inoltre ha deferito alla Commissione di indagine il giocatore del Lecce, Cristiano Pavone, trovato positivo. Pavone sostiene di aver fatto uso di una pomata, dopo una caduta in motorino, che conteneva anabolizzanti: «Sono stato ingenuo, non sono dopato». Dopo aver ascoltato il giocatore, il presidente della società pugliese Moroni, il medico sociale Palaia e i consulenti dello stesso club, Longo ha dichiarato: «Il deferimento è un atto dovuto. Ci sono dei regolamenti e devono essere rispettati. Nessuno, però, vuole fare di Pavone un capro espiatorio». Il commissario della federazione medici sportivi, Checcoli, ha intanto designato la professoressa Annunziata Lopez come direttore operativo del laboratorio dell'Acquacetosa. Il segretario della sottocommissione doping e biochimica della commissione medica Ciò, Jordi Segura, svolgerà mercoledì e giovedì un'ispezione al laboratorio, [p. ser.]

Luoghi citati: Lecce, Pavone, Roma