Comit, battaglia tra Commerzbank e Deutsche di Valeria Sacchi

Comit, battaglia tra Commerzbank e Deutsche I due colossi tedeschi sono ai ferri corti. Ma forse è solo l'inizio di uno scontro più generale in Europa Comit, battaglia tra Commerzbank e Deutsche «Siete isolati». «Prima vediamo il piano» MILANO. Due dei grandi azionisti di Comit, Commerzbank (5%) e Deutsche Bank (4,5%), scelgono Washington e la palestra del Fondo Monetario per affrontarsi a viso aperto e dare inizio alle grandi manovre sulla Comit che, probabilmente, mirano ad uno scontro maggiore in terra di Germania e, più in generale, in Europa. La prima bordata parte dal presidente di Commerzbank, Martin Kohlaussen, il quale critica senza mezzi termini la mossa del «rivale» Deutsche confermando la «strategiche» dell'investimento di Commerz in Comit. Non è tenero Kohlaussen, anzi è durissimo. Afferma che Deutsche è «isolata nel consiglio Comit», smentisce che essa sia alleata a Paribas, o che possa contare su quote maggiori del 4,5% dichiarato. Poche ore dopo, sempre a Washington, il presidente della Deutsche, Rolf Breuer, non raccoglie il guanto di sfida, e liquida le accuse del collega di Commerzbank, osservando: «Non mi oriento su quello che fa Commerzbank, guardo piuttosto a quello che vuole il management». Sceglie una linea più soft, spiega che per Deutsche l'ingresso in Comit è «un inve¬ stimento finanziario per partecipare al riassetto del sistema bancario», e dopo aver ipotizzato perfino la possibilità di «vendere la partecipazione» se le scelte future del management non verranno giudicate interessanti, lascia cadere che «più in là» chiederà un posto nel consiglio Comit. Rispetto al tono aggressivo di Kohlaussen, Breuer ostenta insomma un maggior distacco. Nulla risponde, ad esempio, sul fatto di poter contare solo sulla quota dichiarata, di non aver alleati fra gli altri azionisti Comit, di «essere isolato in consiglio». Eppure il presidente della Commerzbank era stato molto deciso. «Non sono vere le voci circolate in questi giorni sulla stampa italiana - aveva detto - secondo le quali la Deutsche potrebbe contare sul 15/20% del capitale di Comit. Non è vero, sono completamente isolati, non hanno alleati. E'stato scritto che sono alleati di Paribas, anche questo non è vero». Sull'aumento della partecipazione in Comit di Paribas, Kohlaussen aveva chiarito: «Non è stata una reazione a Deutsche Bank. Abbiamo cominciato a aumentare la quota due mesi or sono, ma allora non c'erano le ragioni per doverlo dichiarare». Dopo aver rivendicato la strategicità dell'investimento nella Commerciale («Siamo presenti nel capitale della banca da quando è stata privatizzata con la quota massima consentita. E' stata una scelta strategica fin dall'inizio») Kohlaussen aveva poi rigettato l'ipotesi di unire la forze con Deutsche per conquistare la Comit, tagliando corto: «Una convivenza sarebbe im¬ possibile, siamo concorrenti». Duro il giudizio di Kohlaussen anche sull'ex presidente Luigi Fausti che «fortunatamente non c'è più, perchè aveva incoraggiato questo tipo di azionariato diviso. La Deutsche ha acquistato la sua quota e nessun azionista era a conoscenza dell'operazione, l'unico a saperlo era Fausti». Quanto alle future intese, il presidente di Commerzbank, dopo aver ammesso di non essere «contrario per principio alla Banca di Roma», aveva concluso: «Non è ancora giunto il momento per capire tutte le ipotesi allo studio, ma se questa ipotesi porterà ad un aumento delle attività, perchè no?». «Siamo la più grande banca straniera presente in Italia - ha invece esordito Breuer - e in certo senso abbiamo il dovere di interventire nella ristrutturazione del settore bancario come attori, non come osservatori». Quanto a Commerzbank, Breuer non «vede il conflitto», pur riconoscendo che sulle strategie in discussione all'interno della Comit, cioè l'aggregazione con Bancaroma o con San PaoloImi, «c'è un contrasto latente». Ma sarà il management a decidere e «se sarà un buon piano mi andrà bene, in caso contrario, o se non decideranno, vedremo». Valeria Sacchi La sede della Comit

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