Si spartivano i soldi degli show benefici
Si spartivano i soldi degli show benefici Truffa, 5 arresti Si spartivano i soldi degli show benefici MILANO. Organizzavano spettacoli teatrali popolari in tutta Italia per raccogliere fondi per associazioni di volontariato in gran parte dedite alla cura di persone colpite da gravi patologie, ma poi agli enti versavano solo una minuscola parte degli incassi reali e si tenevano anche le cospicue offerte libere che sollecitavano telefonicamente per un giro di centinaia di milioni. La truffa, iniziata da almeno due anni, è stata scoperta dal Gruppo antisofisticazioni dei carabinieri di Milano, competente per tutto il Nord, che ha arrestato cinque persone. Tre fratelli bolognesi: Monica Maglia, di 31 anni, Giampiero di 42 anni, e Claudio, di 35 anni, incensurati; Domenico Lombardo, di 50 anni, di origini campane, residente a Saranno (Varese), con precedenti per rapina e Alfio Sanfilippo, di 38 anni, siciliano abitante a Torino. I tre fratelli - hanno spiegato i militari in conferenza stampa tramite due società di Bologna, la «Emme G.» e la «Maglia Monica» specializzate nell'organizzazione di spettacoli, contattavano gli enti tra i quali l'Associazione nazionale famiglie contro il cancro (Anfcc), l'Associazione per la tutela handicappati e invalidi (Anthai), l'Associazione Morbo Parkinson, l'Ente nazionale sordomuti e l'Unicef proponendo di destinare loro una parte degli incassi degli spettacoli in cambio del patrocinio. Con le associazioni venivano firmati regolari contratti che prevedevano solo la prevendita di biglietti teatrali. Poi però sempre secondo il racconto dei carabinieri - l'organizzazione assumeva nelle città dove si svolgevano gli spettacoli a tempo e part-time pensionati, disoccupati e giovani domie che offrivano telefonicamente i biglietti spacciandosi per operatori delle associazioni di volontariato senza invece spiegare di lavorare - probabilmente inconsapevolmente - per conto di società di spettacoli. Inoltre era stato creato un archivio informatico - contenente circa 370 mila nominativi - tramite il quale alcune telefoniste contattavano le persone chiedendo un piccolo contributo in denaro. Pochi giorni dopo un incaricato passava a casa per riscuotere l'offerta. L'archivio aveva la l'unzione di evitare di chiedere soldi alle stesse famiglie facendole insospettire e permetteva anche di individuare i donatori più generosi in modo da poter, a distanza di mesi, chiedere nuove offerte. In sostanza l'organizzazione incamerava tutte le donazioni e dichiarava un numero inferiore di biglietti venduti pagando su questi i diritti Siae e una quota minima alle associazioni. Le indagini che hanno portato all'operazione denominata «Show» sono state iniziate nei primi mesi di febbraio dai carabinieri del Nas di Trento che stava indagando su truffe organizzate ai danni di enti che applicavano la cura anticancro Di Bella. (Ansa]
Persone citate: Alfio Sanfilippo, Di Bella, Domenico Lombardo, Maglia Monica, Monica Maglia, Parkinson
Luoghi citati: Bologna, Italia, Milano, Torino, Trento, Varese
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