«Così il fumo minaccia la fertilità» di D. Dan.

«Così il fumo minaccia la fertilità» Test in Usa sui diciottenni, ma forse colpevole è il mix con alcol e caffeina «Così il fumo minaccia la fertilità» Ricerca conferma l'alterazione degli spermatozoi ROMA. Crescono le colpe del fumo. Oggi la sigaretta è di nuovo alla sbarra, imputata di intralciare la riproduzione. La notizia arriva dagli Usa: il tabagismo provoca danni agli spermatozoi e quindi causa quella diminuzione della fertilità maschile di cui tanto si parla in tutto il mondo. Era un sospetto, ora ci sono le prove. Le ha trovate un gruppo di scienziati del Lawrence Livermore Laboratory, in Pennsylvania, che ha condotto una ricerca finanziata dall'Ente americano per la prevenzione ambientale. Sono stati esaminati ragazzi di 18 anni, al momento del servizio militare. Il risultato dello studio, pubblicato sulla rivista scientifica «Fertility and Sterility», è preoccupante; nei giovani che hanno l'abitudine di fumare 20 sigarette al giorno lo spenna appare alterato. I ricercatori sostengono che le alterazioni possono essere gravi al punto di provocare aborti o difetti genetici nel feto. E non è chiarito se tali danni siano causati solo dal fumo o dal rap¬ porto tra questo e il consumo di alcol e caffeina. «Che ci sia un generale deterioramento degli spermatozoi è assodato», commenta la ginecologa Alessandra Graziottin spiegando come molti studi siano concordi nell'affermare il ruolo attivo della tossicità ambientale nel «guastare» gli spermatozoi. Come accadrebbe in certe attività - molte ore seduti alla guida, lavorare vicino ad altiforni o indossando pantaloni molto stretti che causano l'aumento della temperatura dei testicoli. «Il fatto che il fumo sia implicato direttamente - continua Graziottin - non mi stupisce: la sua tossicità era già dimostrata sugli ovociti. E la donna grande fumatrice va in menopausa, in media, due anni prima della non fumatrice». Il danno si trasmette di padre in figlio. La prole che è frutto di due accaniti fumatori sembrerebbe avere maggiori probabilità di alterazioni genetiche. «Alto è per il figlio continua la ginecologa - il pericolo se la donna fuma in gravidanza: si può provocare un danno placentare, il piccolo può nascere prima del tempo e sotto peso, e subire un ritardo evolutivo». Anche l'andrologo Giovanni Alei non si mostra stupito dei risultati dello studio americano. E spiega: «Sul fumo esistono molte ricerche a proposito della disfunzione erettile provocata dalla nicotina che essendo un vasocostrittore ostacola la vasodilatazione e quindi l'erezione. Tant'è vero che quando usiamo farmaci per combattere l'impotenza la risposta è ben diversa se il paziente è fumatore o se non lo è». Il fatto che il fumo sia implicato nel deterioramento dello sperma induce a credere che abbia la capacità di creare mutazioni. «Fino a 15 anni fa - dice Alei - si pensava che le sostanze cancerogene della sigaretta agissero soltanto a contatto con le mucose delle vie respiratorie. Ma si è visto che i fumatori sono più esposti di chi non fuma anche agli altri tumori». [d. dan.]

Persone citate: Alei, Alessandra Graziottin, Giovanni Alei, Graziottin, Lawrence Livermore Laboratory

Luoghi citati: Pennsylvania, Roma, Usa