Scontro, 5 morti a Cosenza di R. V.
Scontro, 5 morti a Cosenza Scontro, 5 morti a Cosenza Urto frontale tra due furgoni In fin di vita un altro passeggero COSENZA. Nessuna striscia lunga lasciata sull'asfalto, nessuna frenata brusca: per cinque persone, all'alba di ieri, su una strada del Cosentino, la morte è arrivata in poche frazioni di secondo. Due furgoni, che viaggiavano con senso di marcia opposto, si sono scontrati frontalmente sulla statale 534, un rettilineo di poco più di 25 chilometri che dalla statale ionica consente di raggiungere lo svincolo di Sibari dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria. Su uno dei furgoni, preso a noleggio, viaggiavano cinque collaboratori di una ditta a cui sono stati affidati alcuni servizi dalla società Infostrada, che proprio in questi giorni s'affaccia nel mercato della telefonia fissa. Sull'altro furgone c'era invece un ventottenne di Cosenza, Franco Capalbo, che trasportava il pane destinato ad alcuni ospedali dell'azienda sanitaria locale numero 3 di Rossano, sulla costa ionica. Lo scontro è avvenuto intorno alle 5 del mattino, nel territorio comunale di Spezzano Albanese, nel tratto più vicino all'au¬ tostrada, sulla quale i cinque si sarebbero immessi da lì a qualche minuto per fare rientro in Sicilia. Secondo i primi accertamenti erano infatti di ritorno da un convegno che si era svolto sulla riviera romagnola. Carmelo Leggio, 47 anni, Sergio Lopresti (27), entrambi di Ragusa, Alfio Maurizio Di Costa (37), di Troina (Enna) e Luciano Zumbo (31), di Falcone (Messina), sono morti all'istante. Ferito in condizioni gravissime il loro quinto compagno di viaggio (e di lavoro), Antonio Puccio, di 38 anni, di Siracusa. E' stato portato nell'ospedale di Rossano. Alla guida del furgone c'era Carmelo Leggio. Sull'altro mezzo Capalbo viaggiava da solo. Secondo i primi rilievi fatti dalla polizia stradale del distaccamento di Rossano, il furgone diretto in Sicilia avrebbe sconfinato nella corsia di marcia opposta. L'impatto ha distrutto la parte anteriore dei veicoli. [r. v.]
Persone citate: Alfio Maurizio Di Costa, Antonio Puccio, Capalbo, Carmelo Leggio, Franco Capalbo, Luciano Zumbo, Sergio Lopresti
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