IL CIRCO ANTI FAUSTO di Pierluigi Battista

IL CIRCO ANTI FAUSTO IL CIRCO ANTI FAUSTO FINIRÀ' che verrò accusato di essere un pedofilo», confida ripetutamente ai suoi Fausto Bertinotti, leader di Rifondazione notoriamente incline all'elaborazione fantasmatica di scenari apocalittici. Pedofilo (ancora) no. Ma folle, pazzo, irresponsabile, avventurista, velleitario, sconsiderato, pericoloso, autolesionista, dissennato, insano, e pure «oggettivamente» complice della destra, tutto questo è già stato allegramente scaricato addosso a Bertinotti. Del resto siamo ai primi di ottobre e con la stessa puntualità di una sagra di paese è oramai consuetudine della politica italiana reiterare con il determinante concorso di attori e sondaggisti, economisti e cantautori, giullari e politologi l'ormai logoro copione di una pièce intitolata Ripensaci, Fausto. Certo, il merito è anche suo, di Fausto. Il quale, a ogni stormir di Finanziaria, come in una ossessiva coazione a ripetere promette sfracelli e getta il centro-sinistra nello psicodramma. Ma il merito maggiore spetta indubitabilmente all'effervescenza emotiva, al sentimentalismo reboante, al tragicismo da ultima spiaggia di un'opinione pubblica ulivista che di psicodrammi si nutre e ama galvanizzarsi e tonificarsi con la retorica del nemico alle porte, della barbarie in agguato, del pericolo supremo. Della Destra in Agguato. Pierluigi Battista CONTINUA A PAG. 5 PRIMA COLONNA

Persone citate: Bertinotti, Fausto Bertinotti