Il sovrintendente Sablich di S. Cap.

Il sovrintendente Sablich Il sovrintendente Sablich «Una forte copertura artistica e nuovi vertici amministrativi» H TORINO A lavorato bene nella fase molto difficile della nascita di un'orchestra figlia della morte di altre tre. Non è un sovrintendente di carriera, dunque mentalmente è più libero»: con queste motivazioni Sinopoli ha chiesto a Sergio Sablich di lasciare la direzione artistica dell'Orchestra Rai di Torino per seguirlo a Roma. «Ho accettato perché reputo questa sfida importante per la vita musicale italiana L'entusiasmo di Sino¬ poli mi ha quasi impedito di riflettere; ora, a mente fredda, mi scopro determinato. Non ho abitudine alle mediazioni politiche che possono anche penalizzare la gestione di un teatro d'opera, e la reputo una condizione di vantaggio». Quali condizioni le sembrano necessarie? «Il progetto nasce con una forte copertura artistica, quella di Sinopoli, più importante delle coperture economica e politica. Decisivo è anche l'impegno a rinnovare i vertici amministrativi: le nuove Sergio Sablich al quale Sinopoli ha chiesto di lasciare la direzione artistica dell'Orchestra Rai di Torino per seguirlo a Roma come sovrintendente persone coinvolte devono essere solidali, convinte». Quale lo stato attuale dell'orchestra della Rai? «Anzitutto di assoluta sicurezza per quanto riguarda il suo futuro Ha raggiunto l'affidabilità artistica, è impegnata a radicarsi verso il proprio pubblico». [s. cap.]

Persone citate: Sablich, Sergio Sablich, Sinopoli

Luoghi citati: Roma, Sinopoli, Torino