Cardoso riconquista il Brasile

Cardoso riconquista il Brasile AMERICA LATINA Il candidato che piace all'Fmi sconfìgge il leader storico della sinistra Cardoso riconquista il Brasile Al presidente il 50% dei voti, «Lula» fermo al 36 BRASILIA. Fernando Henrique Cardoso «raddoppia» in Brasile. I primi risultati parziali nella notte assegnavano al presidente uscente la vittoria nelle elezioni con un larghissimo margine, 50,57 per cento dei voti contro il 36,34 andati al principale rivale, il leader della sinistra Luis Inacio «Lula» da Silva (al suo tero tentativo fallito di diventare capo dello Stato) e il 10,07 per cento del terzo candidato, il socialista Ciro Gomes. E' stata un'elezione senza patemi d'animo né incidenti di rilievo. Un migliaio di persone sono state fermate per aver cercato di far propaganda nel giorno del voto, ma nulla di più grave. Un numero record di brasiliani, più di 106 milioni, sono stati chiamati ieri alle urne per eleggere, oltre al nuovo presidente della repubblica, anche i governatori di 27 Stati, 513 deputati e un terzo dei senatori (27 su 81). Per ragioni di sicu¬ rezza in molti Stati è stata vietata per 24 ore la vendita di bevande alcoliche nei luoghi pubblici. In queste che sono le terze elezioni che si tengono in Brasile dopo la fine dei regimi militari. La vittoria di Cardoso, 67 anni, candidato dal centro-destra, era data per scontata. La possibilità di rieleggere il presidente è entrata a far parte l'anno scorso della costituzione brasiliana. Il capo dello Stato in persona si era duramente impegnato nella battaglia per ottenere la modifica della carta fondamentale che gli permettesse di concorrere a un secondo mandato. Cardoso non avrà tempo di festeggiare. Il Brasile vive un momento di estrema difficoltà finanziaria. Già oggi il presidente rieletto potrebbe annunciare una maxi-stangata economica, suggerita dal Fondo mo¬ netario internazionale, mentre appare improbabile, almeno per l'immediato, una grande svalutazione del «real», la moneta creata nel luglio del '94 proprio da Cardoso per annientare l'iperinflazione attraverso un ardito collegamento semi-elastico al dollaro. Proprio la stabilità della moneta è risultata l'arma vincente del presidente, che ha goduto del sostegno di quasi tutti i mass-media. Anche gli Stati Uniti e gli ambienti finanziari internazionali nano manifestato il loro gradimento al presidente per il modo in cui ha gestito l'economia. Ma adesso controllo dei cambi, riforma fiscale per ridurre un debito interno di 270 miliardi di dollari e ottenimento di un aiuto straordinario dall'Fmi e del governo americano attorno ai 30 miliardi di dollari si delincano come le prime affanose mete a brevissimo termine del «Cardoso-due». [Ansa]

Persone citate: Cardoso, Ciro Gomes, Fernando Henrique Cardoso, Luis Inacio

Luoghi citati: America, Brasile, Brasilia, Latina, Stati Uniti