Balla conquista Londra

Balla conquista Londra Alla Estorick Balla conquista Londra LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Con 23 dipinti avuti in prestito dalla Galleria d'Arte Moderna di Roma, la Estorick Collection offre al pubblico inglese una rapida incursione nell'Italia futurista. Nata nel gennaio scorso per ospitare la collezione d'arte moderna italiana messa insieme da Eric Estorick, è alla sua prima mostra tematica. «Balla e l'Italia futurista» (aperta sino al 13 dicembre) non vuole ne può essere un panorama completo di quel movimento nato nel 1909 con il manifesto di Marinetti e storicamente concluso nel 1944. Ma nelle intenzioni della curatrice Alexandre Noble cerca, nel palazzotto di Islington che ospita la Collection, di offrire il gusto tanto della prima quanto della seconda ondata futurista. Per la prima si avvale soprattutto di otto opere di Giacomo Balla, del suo periodo più vibrante che bene illustrano il suo stile astratto raccolgono l'essenza della velocità e del movimento, come Espansione dinamica + Velocità del 1913 in cui l'idea di un'auto in movimento è offerta da una serie di arabeschi circolari, Linee di velocità + Forma + Rumore del 1915, Nuove forze del 1919, Pessimismo e Ottimismo del 1923. Ma altri significativi nomi si affiancano: Umberto Boccioni, Tullio Crali, Fortunato Depero con i suoi Prismi Lunari, Nicola Diulgheroff, Gerardo Dottori, Fillia (pseudonimo di Luigi Colombo» con il suo Idolo meccanico del 1925, Antonio Marasco, Benedetta Marinetti, Enrico Prampolini [L'automa quotidiano), Luigi Russolo e Ardengo Soffici (Sintesi di un paese primaverile del 1913. Insomma un buon avvio del ruolo che la Estorick Collection vuole svolgere come ponte con l'arte italiana. lf. gal.l

Luoghi citati: Italia, Londra, Roma