Meccanici, Cantarella boccia la piattaforma

Meccanici, Cantarella boccia la piattaforma Per l'amministratore delegato Fiat non risponde all'esigenza di rafforzamento competitivo delle imprese Meccanici, Cantarella boccia la piattaforma I sindacati: «Flessibili e moderate le richieste del nuovo contratto» CAPRI. Troppo costosa e poco flessibile. Così Paolo Cantarella, amministratore delegato della Fiat, valuta la piattaforma presentata da Fiom, Firn, Uilm per il rinnovo contrattuale dei metalmeccanici. Immediata la risposta dei sindacati che ribattono: le nostre sono richieste moderate e flessibili. «Devo constatare - ha detto Cantarella ieri, intervenendo al convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria, riuniti ad Ischia - che la piattaforma presentata dalle organizzazioni sindacali non è certo rispondente alle esigenze di rafforzamento competitivo delle imprese». Nelle richieste dei metalmeccanici, secondo Cantarella, già l'andamento del costo del lavoro tende strutturalmente a determinare incrementi superiori al tasso di inflazione programmata. Non solo. Le rivendicazioni in tema d'orario provocherebbero un irrigidimento della prestazione lavorativa, oltre a un maggior costo. «Ci sono problemi che vanno affrontati - ha affermato l'amministratore delegato della Fiat secondo la nuda e purtroppo dura legge dei numeri. Al di là della capacità delle imprese, questi numeri (prezzi, redditività, quote di mercato) li delimita la concorrenza: rispettarli è il solo modo che può consentire di difendere il salario e di ampliare l'occupazione». Ed ha aggiunto che le imprese italiane non potranno sopportare una dinamica del costo-lavoro fuori linea rispetto a quella dei loro concorrenti. «Sugli assetti contrattuali, la possibilità di mantenere due livelli, nazionale ed aziendale, è condizionata dalla necessità che i loro effetti economici non si sommino, in modo tale che la dinamica complessiva del costo-lavoro risulti coerente con l'inflazione programmata». Due, quindi, le questioni centrali per le imprese: dinamica del costo del lavoro in linea con quella dei concorrenti esteri e coerente con l'inflazione; maggiore flessibilità, «indispensabile per reagire agli andamenti del mercato». Alla bocciatura risponde Damiano (Fiom: «Siamo perfettamente in linea con i criteri del protocollo del 23 luglio». E Di Maulo (Uilm) gli fa eco ironizzando: «Forse le richieste dei metalmeccanici non saranno coerenti con quello che Cantarella pensa debba essere un nuovo "accordo di luglio"». Ifr. bu.l

Persone citate: Cantarella, Di Maulo, Paolo Cantarella

Luoghi citati: Capri, Fiom, Ischia