Riparte lo scontro sulle pensioni di Roberto Ippolito
Riparte lo scontro sulle pensioni Per Monti il sistema previdenziale non reggerà. Fossa: anzianità a sessantanni Riparte lo scontro sulle pensioni Ma Treu ribadisce: non si toccano CAPRI DAL NOSTRO INVIATO E' Mario Monti, commissario europeo, ad assumersi il ruolo del provocatore. E' lui che rispolvera il problema delle pensioni. Afferma che, nonostante gli aggiustamenti degli ultimi anni, «il sistema previdenziale diventerà insostenibile». E nega che gli italiani siano pregiudizialmente contrari a una nuova, drastica riforma: «Qualcuno dice che il Paese non la vuole e io francamente non so come si faccia a percepire che il Paese non vuole». Anzi Monti, ospite del tradizionale convegno di Capri dei giovani imprenditori della Confindustria, si mostra convinto che ci sia consapevolezza della questione: «Già in passato almeno in tre occasioni l'Italia ha saputo operare scelte difficili. Nel 1985 c'è stato l'esito del referendum sulla scala mobile; nel 1992 è stato accettato il pacchetto da 93 mila miliardi predispoto dal governo Amato con la legge finanziaria; nel 1996-97 è stata compresa la necessità di arrivare al traguardo europeo». L'intervento del Commissario europeo rilancia di colpo il dibattito sulle pensioni, Giorgio Fossa, presidente della Confindustria, lo apprezza senza riserve: «La gente sa che prima o poi dovremo rimettere mano alle pensioni; è necessario rivederle e più tiriamo per le lunghe questa revisione e più te niamo narcotizzato il Paese». Pao lo Cantarella, amministratore de legato della Fiat, si rammarica che la finanziaria appena varata «ancora una volta non scioglie i nodi di sempre della spesa pubblica italiana, la sanità e la previdenza, che ancora mostrano preoccupanti e crescenti deficit». A questo punto, il caso pensioni è riaperto. Ma proprio a Capri, nell'affollata sala dell'Hotel Quisisana teatro del convegno dei giovani imprenditori, diventa inevitabile il battibecco. Ed è personalmente il ministro del Lavoro Tiziano Treu a sbarrare la strada a chi immagina nuove correzioni al sistema previdenziale: la questione, assicura, «non è all'ordine del giorno». Partecipando alla tavola rotonda seguita all'intervento di Monti, Treu è drastico: «Non si può continuare così, la spesa pensionistica è ora sostanzialmente stabilizzata. Di una nuova riforma non se ne parla. Poi in prospettiva si faranno delle verifiche». Ma oggi, quindi, secondo il ministro non è il momento di avviare discussioni. «Sulle pensioni zero» incalza sbrigativo Sergio D'Antoni, segretario della Cisl: a scanso di equivoci, avverte che il problema «non esiste proprio». Ma ormai Monti ha lanciato il sasso. Sostiene che «la distinzione tra destra e sinistra è sempre meno rilevante» e che «il vero bipolarismo è tra il polo del futuro e quello della conservazione: gli interessi delle generazioni future sono contrastati da quelli delle generazioni del presente che sono più numerose». E per questo motivo «l'Europa è alleata dei giovani contro gli eccessi delle generazioni correnti». Fossa, poi, fa presente che non è accettabile andare avanti con i cinquantenni che escono dal mondo del lavoro per ottenere la pensione e fare contemporaneamente il loro ingresso nel lavoro nero. Fossa ipotizza di portare a 60 anni l'età per la concessione della pensione di anzianità, scelta che consentirebbe un risparmio di 4 mila mi¬ liardi, Rivolto a Treu, il presidente di Confindustria lamenta che i contributi pagati dai datori di lavoro per la cassa integrazione alimentano il sistema previdenziale e lo mette in guardia: «Stai attento, prima o poi arriverà una proposta di privatizzazione della cassa integrazione». Al convegno di Capri non manca poi qualche polemica anche in materia di incentivi per lo sviluppo del Sud. Antonio D'Amato, consigliere incaricato della Confindustria per il Mezzogiorno, si rammarica delle «continue sperimentazioni che non danno certezza agli imprenditori: una struttura senza strategie non può raggiungere gli obiettivi prefissati». Roberto Ippolito Il ministro del Lavoro, Treu
Persone citate: Antonio D'amato, Cantarella, Giorgio Fossa, Mario Monti, Sergio D'antoni, Tiziano Treu, Treu
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