Il medico inaugura la controffensiva della Juventus di Alberto Gaino
Il medico inaugura la controffensiva della Juventus Calcio e doping, da oggi cambiano gli esami sui giocatori. Zeman: «Rendiamo noti i test di tutte le squadre. Io mi sento imbavagliato» Il medico inaugura la controffensiva della Juventus Il dottor Agricola in procura a Torino: avrebbe consegnato un documento TORINO. La Juventus prosegue l'offensiva: ieri ha compiuto il primo atto contro l'inchiesta di Guariniello. Affidato al medico sociale: sul far di mezzogiorno di un sabato di lavoro per pochi, negli uffici giudiziari torinesi non si può non notare la comparsa del dottor Riccardo Agricola. La sua «visita» si traduce in una rapida sosta allo sportello «ricezione atti e carichi pendenti» della procura circondariale. Uno sgabuzzino a fianco dell'ingresso principale, tre piani sotto la stanza di Guariniello, che, a quell'ora, ha appena finito di interrogare il segretario generale del Coni, Raffaele Pagnozzi. Scortato da un giovane legale della Juventus, Agricola sale in ascensore: i cronisti pregustano la materializzazione del primo indagato dell'inchiesta di Guariniello. E invece il medico bianconero ricompare un minuto dopo in strada: è sceso per altre scale e ha infilato una seconda uscita del palazzo. Cos'è venuto a fare? Nel pomeriggio il dottore risponde così: «Ho compiuto un atto legato alla mia figura di medico sociale)). Ha presentato una memoria? «Nessuno parla di memoria». Scusi, dottore, ma una dichiarazione generica lascia adito ai dubbi. «E' quanto ho concordato con lo studio Chiusano, l'avvocato che è anche presidente della Juventus». L'avvocato Vittorio Chiusano ha tuonato da nemmeno 24 contro l'inchiesta di Guariniello: «Così si favorisce la propagazione di notizie prive di ancoraggi sicuri. Perché delle indagini si sa soltanto quello che scrivono i giornali o riportano le tv... Non si possono turbare la serenità e i ritmi di un ambiente di lavoro particolare, com'è quello di una squadra di calcio. L'equilibrio nervoso e comportamentale dei giocatori è turbato dai si dice». Si fa capire che l'«atto compiuto» dal dottor Agricola è il primo sviluppo di quelle dichiarazioni. Forse domani se ne saprà di più. Per il momento, di ufficiale, c'è una precisazione di un legale dello studio Chiusano, Luigi Chiapperò: «Escludo che il medico sociale della Juventus abbia presentato una denuncia, o una memoria, e che abbia chiesto all'ufficio se è indagato. Si è presentato personalmente per compiere un atto legato al proprio ruolo professionale». L'«atto» finirà sulla scrivania del procuratore capo Vincenzo Pochettino, che ieri ha difeso con il consueto pacato stile l'inchiesta di Guariniello: «Siamo sereni. Anche quest'indagine si chiuderà nei tempi previsti dal codice e rispettando tutte le garanzie». Anche Zeman difende l'inchiesta torinese. Chiede di rendere trasparenti i risultati degli esami antidoping e protesta per 1'«ammonizione» ricevuta dalla Disciplinare: «E' grave, mi sento imbavagliato». Fine delle polemiche. Per ora. E avanti con le notizie. Da Roma Michele Maffei, l'ex campione di scherma subentrato a «Lotus» Gasbarrone nel ruolo-chiave di segretario della Federazione medici sportivi, ha inviato un fax a Guariniello per informarlo di aver impartito una nuova direttiva ai medici incaricati di svolgere i prelievi di urine per l'antidoping, al termine degli incontri di calcio. Un ordine in vigore sin da questo turno di campionato che rappresenta una significativa svolta per rendere trasparenti e più efficaci i controlli. I prelievi di urine devono essere finalizzati anche al controllo del Ph e della densità della pipì, considerati test determinanti per valutarne la «genuinità». Dalla densità si può capire se il campione è stato diluito con acqua o aranciata, mentre il Ph, se alterato con Coca-Cola, può nascondere tracce di metaboliti di stupefacenti o anabolizzanti. Sino a ieri valevano le direttive di Gasbarrone: «Controllo facoltativo» (lettera del 31 luglio scorso). Ancora prima (maggio '97), l'ex segretario aveva categoricamente escluso che questi controlli dovessero essere effettuati per il calcio. Alberto Gaino
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