Sexgate, battaglia in piazza a Filadelfia
Sexgate, battaglia in piazza a Filadelfia Tra fans e detrattori di Clinton in visita per raccogliere finanziamenti ai candidati democratici Sexgate, battaglia in piazza a Filadelfia Vigilia del voto sull'impeachment, scontri con 20 feriti NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Domani è il gran giorno, la Commissione Giustizia della Camera dovrà decidere se avviare o no il procedimento d'impeachment contro Bill Clinton, ma non è che ci sia molta «suspense». La maggioranza repubblicana della Commissione ha già detto in mille modi che voterà compatta per il «sì» al procedimento e che lo stesso accadrà qualche giorno dopo, quando la sua scelta dovrà essere ratificata dall'aula al completo. Nessuno si aspetta sorprese. Qualche novità, tuttavia, potrebbe risultare nella formulazione dei capi d'imputazione contro il Presidente. Il procuratore Kenneth Starr, com'è noto, nel suo rapporto al Congresso ne indicava undici, fra i quali facevano spicco lo spergiuro, la subornazione di testimone e l'abuso di potere. Ora, da quello che si diceva ieri sembra che il «responsabile investigativo» della Commissione Giustizia, David Shippers, sia intenzionato a cambiare il primo (da «spergiuro» puro e semplice a «pronunciamento di dichiarazioni false sotto giuramento», una formula che ne attenua la portata) e di far cadere il terzo, quello di abuso di potere, che nel rapporto di Starr era sostenuto semplicemente dal fatto che gli avvocati di Clinton avevano condotto una battaglia legale per rivendicare ^executive privilege». In compenso Shippers avrebbe in animo di aggiungere altri capi di imputazione ignorati da Starr, ma le indiscrezioni di ieri non arrivavano a dire quali fossero e su quali basi fossero stati «individuati». L'importanza di questa mossa, se ne ha una, non è comunque chiara perché la riunione di lunedì è destinata a votare sì o no al procedi mento di impeachment, men tre la «definizione» di che cosa sia passibile di impeachment e che cosa no, invece di essere considerata preliminare è stata demandata a una sottocommissione che chissà quando si pronuncerà, per cui in pratica lunedì si deciderà di indagare su Clinton senza che le vere «ipotesi di reato» siano state ancora formulate. Dopo che Shippers avrà fatto la sua presentazione contro Clinton, parlerà Abbe Lowell, cioè il responsabile investigativo della minoranza democrati¬ ca. Ciò che questi due uomini diranno non sposterà di un millimetro l'esito del voto, ma almeno ci sarà per la prima volta la visione chiara delle due versioni di questa vicenda che finora sono mancate. Le decisioni della maggioranza repubblicana di rendere di pubblico dominio il rapporto di Starr, la deposizione registrata di Clinton e migliaia di altre pagine di documenti, infatti, più che al desiderio di «informare il pubblico» rispondeva chiaramente alla voglia di sollecitare la sua morbosità. Sempre in vista della riunione di domani, la Commissione Giustizia ha anche chiesto a Kenneth Starr se e quando intende inviare ulteriori rapporti sul comportamento di Clinton riguardanti la speculazione edilizia Whitewater, la scoperta di «files» dell'Fbi sui dipendenti repubblicani della Casa Bianca e la cacciata dell'agenzia di viaggi della stessa Casa Bianca, cioè tutte le cose su cui lui a suo tempo era stato incaricato di indagare e che con l'esplosione della storia di sesso sembrano essere finite nel nulla. La richiesta è stata fatta con¬ giuntamente da Henry Hyde, il presidente repubblicano della Commissione, e da John Coyers, il leader della minoranza democratica, e la cosa è stata subito presentata come una prova che lo spirito è di «bipartisanship», il che sembra dimostrare che i repubblicani cominciano a preoccuparsi del fatto che il loro accanimento contro Clinton è molto impopolare e cercano in qualche modo di mostrarsi «imparziali». La radicalizzazone degli animi, però, ormai è in atto. Ieri e l'altro ieri Clinton è andato come al solito a raccogliere fondi per i candidati democratici alle elezioni di novembre, stavolta in Ohio e Pennsylvania, e fra la gente c'erano cartelli prò («Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Tu sei perdonato») contro («Pervertito, vattene»), affiancati. La quantità degli uni e degli altri era «proporzionale» a quello che dicono i sondaggi, tanto che lo stesso Presidente a un certo punto ha commentato che le proteste non gli dispiacciono perché costituiscono «the American Way» ed anche perché «non sono maggioritarie». Ma per esempio a Filadelfia sostenitori e detrattori di Clinton hanno cominciato a scambiarsi sguardi ostili, poi parole pesanti e alla fine i cartelli sono diventati armi con cui colpirsi. Una ventina di feriti, hanno detto le radio locali. Franco Pantarelli Cade l'accusa di abuso di potere ma ne spuntano altre. La Commissione chiede a Starr prove sugli altri scandali del Presidente bfeJl COME SI ARRIVA ALL «IMPEACHMENT » ti ti ■ un giudizio politico emesso dal congresso federale con cui il Presidente rde la sua corica per tradimento, corruzione od altri gravi crimini !S! 5|| i Ut \\ LA PROCEDURA INIZIA ALIA CAMERA CAMERA ~ti ti fcT" 0LJn comitato speciale redige gli articoli attraverso i quali si può giudicare il Presidente 228 REPUBBLICANI 11,11 ~—nmmsmmm mmmmm ~Z~ti *5" V ti & ti ti © La camera dei rappresentanti deve approvare il documento a maggioranza semplice per iniziare «l'impeachment» attualmente/ i repubblicani hanno la maggioranza semplice /] LA PROCEDURA PASSA AL SENATO r~ti é ti tir © Alcuni congressisti presentano «l'impeachment» al senato. Il processo sarà presieduto dal presidente della corte suprema SENATO ti ti & ti w © Sono necessari i due terzi dei membri presenti del senato per destituire il Presidente, se «l'impeachment» viene approvato la presidenza passa al vicepresidente Per II presidente Clinton si avvicina il giorno più temuto: domani il voto della Commissione sull'avvio della procedura di impeachment
Luoghi citati: Alia, Filadelfia, New York, Ohio, Pennsylvania
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