«No all'accanimento terapeutico»

«No all'accanimento terapeutico» Il paziente sarà una «persona assistita», in linea con la legge sulla privacy «No all'accanimento terapeutico» Magli ordini dei medici respingono Veutanasia MONTECATINI TERME. Il paziente? D'ora in poi, i medici potranno limitarsi a chiamarlo con un generico «persona assistita», o meglio ancora «cittadino». A tutela della privacy, ma anche di un nuovo rapporto, più corretto, tra i professionisti della medicina ed i loro clienti. Comincia dalle piccole cose, la rivoluzione del codice deontologico approvata ieri a Montecatini dalla federazione Nazionale degli ordini dei Medici e dei chirurghi (Fnom). Piccole forse, ma essenziali, perché l'organismo ufficiale dei medici ha deciso di dire basta anche all'eccessiva pubblicità: tutte le informazioni provenienti da un medico, da oggi in poi, dovranno essere sottoposte all'approvazione dell'Ordine. Come dire basta all'eccessivo protagonismo, anche se rimane la possibilità «di informare giornali, riviste e televisioni con interviste o servizi su quanto è disponibile in campo medico». Il codice, vero e proprio strumento di autoregolamentazione della professione del rispetto dei diritti del malato, sostituisce quello del '95, ma dovrà essere ora approvato dal Comitato centrale della federazione. Tanti i punti fondamentali della piccola rivoluzione: il medico, per esempio, dovrà farsi carico anche della generale necessità di risparmio facendo attenzione a non prescrivere farmaci o terapie o accertamenti troppo costosi, quando non siano strettamente necessari. Risparmio, alle volte significa anche maggiore attenzione alla qualità della vita e al rispetto del malato: nei settantanove articoli del nuovo codice (qualcuno in meno rispetto al passato) è stata in¬ trodotta la possibilità per il medico, in caso di direttive lasciate dal suo assistito, di non insistere con cure che non abbiano effetti sul miglioramento delle condizioni del paziente. Un passo coraggioso, anche se rimane il divieto «assoluto» dell'eutanasia a alla quale, è stato sottolineato, un medico non può mai dare la sua partecipazione. Vietate, ai medici italiani, anche le cosiddette «mutilazioni rituali» (tipiche di molto paesi islamici), come l'infibulazione per le bambine, o altre pratiche che ledano l'integrità psico fisica del soggetto. E dalla Federazione degli Ordini è arrivato ieri anche un affondo indiretto ai medici «dibelliani»: uno degli articoli del nuovo codice prevede infatti il «divieto assoluto per il medico di ricorrere a terapie di non provata efficacia». (Ansai

Luoghi citati: Montecatini, Montecatini Terme