Stregati dalla pioggia di miliardi di Stefano Bartezzaghi

Stregati dalla pioggia di miliardi Lotto, Superenalotto, Totocalcio: e ora anche Raffaella Carrà Stregati dalla pioggia di miliardi LOTTI, controlotti, superotti: fra poco sarà fisicamente impossibile che l'alluvione di miliardi non ce ne faccia piovere in testa uno o due perfino a noi. Nelle ultime settimane, Superenalotto e Lotto hanno regalato gioie ad alcuni loro cultori mentre con la serie A sono incominciati il Totocalcio e gli altri giochi a schedina. Da ieri a indirizzare munifiche precipitazioni ci si è messa anche Raffaella Carrà: distribuisce un miliardo a settimana, cumulabile in caso di mancata assegnazione. Alla fine della trasmissione ci sarà la solita estrazione della Lotteria Italia e lì i miliardi da dare (solo come primo premio) saranno dieci. Nella prima puntata Raffa ha anche risarcito un signore, tanto fortunato da vincere un miliardo al Gratta e Vinci e tanto sfortunato da mettere la schedina in una banca che sarebbe stata svaligiata di lì a poco. Con il debutto di «Carràmba che fortuna!», si può dire che la stagione delle piogge d'oro è aperta davvero e quest'anno si preannuncia più abbondante di qualsiasi altro anno. Come è noto questi giochi di micro-azzardo (in cui si rischia poco ma a volte si può vincere moltissimo) convengono soprattutto allo Stato che li indice. Bisogna vedere quale sarà il limite oltre al quale la gente deciderà di non aumentare le puntate, ma certo quello del micro-azzardo è già un fenomeno economicamente macroscopico. Al moralista restano consolazioni meno che simboliche. Alcune schede collegate alla lotteria non erano abbastanza opache, non c'era bisogno di grattare per leggere e ne sono derivate polemiche. Questo rivela che nei giochi di micro-azzardo la trasparenza è un vizio, non una virtù. La fortuna è dea bendata e i suoi disegni sono segreti. Solo chi ne viene baciato ha diritto di scrutarli, per un attimo. Stefano Bartezzaghi

Persone citate: Raffa, Raffaella Carrà

Luoghi citati: Italia