Comit, la tensione cala
Comit, la tensione cala Comit, la tensione cala IN Borsa la tensione sui titoli Comit sta calando, gli scambi sono in netta discesa al termine di un periodo di novità rilevanti per la banca, ma il mercato rimane comunque in attesa di possibili, prossime svolte. I titoli hanno chiuso in rialzo dello 0,10% a 9560 lire, dopo un massimo a 9790, con 15,25 milioni di pezzi trattati contro 27,55 della vigilia (18,7 la media degli ultimi 30 giorni). Da segnalare il calo del 3,63% a 2519 lire delle Banca Roma. Il concambio teorico tra Comit e Banca Roma si attesta quindi a 3,8 contro 2,8 del momento della rottura della verifica avvenuta in giugno. Per quanto riguarda Imi-San Paolo, altro possibile candidato ad un'aggregazione con la Comit, le Imi hanno chiuso stabili a 20.896 lire mentre le azioni dell'istituto torinese hanno perso lo 0,46% a 19.968 lire. Da segnalare che il comparto dei bancari, in generale, ha visto commenti negativi in un report di Morgan Stanley, che comunque non ha trovato eccessiva attenzione sul mercato. Su Comit la Borsa appare in attesa dell'avvio dell'opera di mediazione tra i soci del nuovo presidente Luigi Lucchini per capire quale sarà il futuro dell'istituto. Il compito di Lucchini non appare facile di fronte a blocchi di azionisti che appaiono ancora contrapposti. Con i recenti acquisti di italmobiliare (0,4%), il fronte che direttamente e indirettamente fa riferimento a Mediobanca ufficialmente ha raggiunto il 16-17% e gli acquisti da parte del mondo legato all'istituto di via Filodrammatici, a quanto si apprende da fonti finanziarie, non sarebbero finiti. Nel fronte Mediobanca viene ricompresa anche Com- merzbank: gli operatori appaiono infatti ottimisti su un possibile accordo in Germania tra Commerzbank e Amb, del gruppo Generali, nella Bancassurance. Amb sostituirebbe Winterthur, compagnia del Credit suisse, banca svizzera che, a sua volta, secondo le voci, avrebbe raccolto pacchetti Comit. Un accordo tra Commerzbank e Generali viene definita da fonti finanziarie «un'ipotesi di lavoro concreta» visto l'interesse dalla compagnia per il mercato tedesco. C'è comunque incertezza sulle modalità dell'alleanza, in particolare se questa potrà essere sancita anche da legami azionari, che possano coinvolgere anche la Comit. Sul fronte dei soci stranieri, fonti bancarie parigine confermano che l'atteggiamento di Paribas, malgrado il voto comune con gli altri soci contro l'ex presidente Luigi Fausti, rimane critico all'interno della compagine azionaria della banca e comunque contrario all'ipotesi Banca Roma, già caldeggiata da Mediobanca. Da Parigi continua ad apparire realistica l'ipotesi che la banca francese possa liberarsi della quota Comit, anche nell'ambito di possibili scambi di partecipazioni con il mondo Mediobanca. Rimane da verificare la posizione di Deutsche bank che ha comprato il 4,5% e si è posto come «convitato di pietra» tra i soci Comit. La banca ha confermato alla Consob che l'istituto tedesco ha inviato un fax per chiedere un posto in cda. In Borsa è convinzione comune che la Deutsche bank abbia raccolto pacchetti fino al 10% del capitale Comit mentre alcuni non escludono la possibilità di un'opa, ma si tratta di interpretazioni. C
Persone citate: Lucchini, Luigi Fausti, Luigi Lucchini, Morgan Stanley
Luoghi citati: Commerzbank, Germania, Parigi, San Paolo
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