Valanga di saldi sa Paste e Ferrovie

Valanga di saldi sa Paste e Ferrovie Valanga di saldi sa Paste e Ferrovie In 15 anni 340 mila miliardi. Avremo treni più cari? ROMA. Lo Stato ha dovuto sopportare negli ultimi quindici anni un onere economico di poco inferiore ai 340.000 miliardi di lire per finanziare il funzionamento di treni, Poste, centrali elettriche, Rai, Telecom e autolinee pubbliche, destinandone ben 220.000 alle sole Ferrovie. Come se i governi succedutisi dal 1984 al 1998 avessero varato mediamente ogni anno una manovra economica di importo pari a quella prevista per il 1999 (14.700 miliardi) destinata, però, esclusivamente alle Fs. Le ultime stime messe a punto dai tecnici del Tesoro prevedono per il 1998 un impegno, in termini di competenza per ferrovie e Poste, pari a 15.507 miliardi di lire, equivalenti, come lo scorso anno, allo 0,8% del Pil. La parte del leone, anche in questo caso, la fanno le Ferrovie, alle quali spettano 14.278 miliardi, cifra nella quale non sono inoltre compresi gli oneri per il fondo pensioni e quelli relativi alle rate di ammortamento dei mutui per investimenti (considerate, queste ultime, debito dello Stato e quindi diretta¬ mente a carico del Tesoro). L'onere finanziario per lo Stato si è praticamente dimezzato rispetto al «picco» fatto segnare nel 1993, quando i servizi pubblici principali costavano allo Stato oltre 28.000 miliardi di lire (dei quali 16.600 miliardi circa alle Fs, 5300 alle Poste e 5300 ai trasporti locali) e da due anni a questa parte la cifra assoluta si mantiene al di sotto della soglia dei 20.000 miliardi. Oltre un quinto della spesa sostenuta in questi quindici anni dallo Stato è stato destinato ai trasporti pubblici locali che, con oltre 71.000 miliardi, si piazzano alle spalle delle Ferrovie nella classifica dei servizi più onerosi. In particolare nel solo triennio 1995-97 oltre 16.300 miliardi sono stati destinati al finanziamento di bus e traghetti, una cifra superiore a quella destinata quest'anno a tutto il comparto dei servizi pubblici. Al terzo posto le Poste, che hanno ricevuto dallo Stato poco meno di 39.000 miliardi in quindici anni (1229 è la previsione per il 1998), ma i cui ricavi tariffari anche que¬ st'anno copriranno appena l'87% dei costi correnti, con un costo del personale che vale l'80% del totale dei costi. E per quanto riguarda le Ferrovie, secondo il ministero del Tesoro, azionista unico della spa, sono necessari adeguamenti tariffari. Nella Relazione Previsionale e Programmatica per il 1999 si sottolinea poi che nel settore ferroviario la revisione del Piano di impresa «è volta al riassetto generale della società ed al conseguimento di risultati convergenti con gli standard europei in tema di qualità e caratteristiche dei servizi prestati, di produttività, di costi unitari di produzione e del grado di copertura di questi attraverso i ricavi del mercato. In tale ottica - continua la Relazione - ed in considerazione degli squilibri finanziari evidenziati dalle Ferrovie spa, i necessari adeguamenti tariffari dovranno essere raccordati a recuperi di produttività e di efficienza con conseguenti riduzioni dei costi, anche nell'ottica di ridimensionare gli oneri pubblici». UNA PIOGGIA DI MILIARDI ANNO FERR0VIE P0STE TRASP. L0CALI 1984 10.219 1972 4149 1985 12.610 2730 4818 1986 13.030 2895 4529 1987 13.134 2806 5164 1988 14.299 3135 6043 1989 15.959 2759 4823 1990 14.193 3625 4537 1991 13.909 3031 4818 1992 16.740 4264 5646 1993 16.643 5332 5266 1994 20.151 1787 4939 1995 17.172 1035 5373 1996 18.982 1157 5630 1997 8626 1110 5336 1998(stime) 14.278 1229 N.D. Nella tabella l'onere a carico del bilancio dello Stato (espresso in miliardi) per ferrovie, poste e trasporti locali nel perìodo 1984-98. Cifre minori sono state destinate negli stessi anni a Enel (6511 miliardi), Sip-Telecom (1215) e Rai (406).

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