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« laro cinema e la stilista » « laro cinema e la stilista » «Questo lavoro era diventato faticoso» IL FUTURO DELLA TOP MODEL IMILANO N fondo sfilare non mi è mai piaciuto», confessa a un pubblico sbalordito Claudia Schiffer nel camerino di Coccapani, mentre l'assedio delle telecamere è un corpo a corpo. Fasciata da una sensuale sottoveste di ma- glia metallo e alleggerita di qualche chilo, la B. B. della moda modella da record con 550 copertine - sorride serafica. E racconta che fra mille altri impegni - cinema, pubblicità e campagne fotografiche - ha trovato anche il tempo di creare una mini colle¬ zione col suo nome. «Si tratta di capi pensati per persone giovani che non hanno tanti soldi da spendere. La linea da qualche mese viene venduta per corrispondenza in Germania, Olanda e Svizzera. Attraverso un piccolo pieghevole di quattro pagine che si chiama Otto. Una formula che assomiglia a quella ideata da Karl Lagerfeld per il catalogo Quelle. Ma non sono certo in competizione con lui. Sono soddisfatta di come stanno andando gli affari, tanto che presto vorrei distribuire la linea anche in Ita- lia. Mi sto già organizzando su Internet. Faccio quasi tutto da sola. Sono anche testimonial di me stessa. Disegno e indosso i capi da fotografare. I più venduti? Una giacca beige in similpelle e i pantaloni grigi a sigaretta. Cose semplici, ma carine, che io indosso tutti i giorni. Abbiamo bizzeffe di richieste. E' un successo. D'altronde non mi stupisco, la gente non ha tempo da perdere, è contenta di poter ordinare per telefono il guardaroba». Ma perché chiudere con il mestiere di modella? «E' faticoso. Farò finalmente tutto quel che amo veramente. Vale a dire le campagne fotografiche come quella per Coccapani, oppure la pubblicità per Oreal e Citroen. E poi il cinema. In quel campo ho tantissimo da imparare. Non è escluso che, qtialche volta, possa fare un'eccezione per la passerella. Ma in linea di massima vorrei cambiare vita». In America il suo spot Citroen è stato giudicato malissimo, troppo osé. La infastidisce questa critica? «Gli americani fanno presto a criticare, ma che cosa ne sanno loro, là non è ancora arrivato quel filmato. E poi non ero veramente nuda». Ha spesso detto di volere dei figli, è ancora della stessa idea? «La famiglia per me è importantissima, ma non mi sento ancora matura per avere dei bambini». Come è finito il litigio con le socie del Fashion Cafè? «Il Fashion Cafè è stato venduto a un gruppo messicano». Che cosa ne pensa della politica nel suo Paese? «Mi spiace molto per Kohl perché ha fatto un ottimo lavoro. Ha unificato la Germania e non è poco. Io comunque non voto, ho la cittadinanza a Montecarlo». [a. ama.]