Da Madrid un passo verso l'Età di Gian Antonio Orighi
Da Madrid un passo verso l'Età Il primo ministro non pone più come condizione la consegna delle armi Da Madrid un passo verso l'Età Aznar: se cessa la violenza, carcere più mite MADRID NOSTRO SERVIZIO Prime prudentissime concessioni del finora inflessibile Aznar a due settimane dalla tregua «indefinita ed incondizionata» proclamata dalla organizzazione indipendentista basco-spagnola Età. Il premier non pone più, come «conditio sine qua non» per avanzare nel processo di pace, la consegna immediata delle armi e offre «un nuovo orientamento della politica penitenziaria» per gli assassini «etarras» incarcerati. Intanto 24 forze politiche basche (tutte tranne popolari e socialisti) continuano a cercare mediatori internazionali. Dopo aver ottenuto l'appoggio del presidente dell'irlandese Snin Féin, Gerry Adams, che porterà un loro documento a Clinton chiedendogli di intervenire, i «Ventiquattro» ieri sera si sono rivolti a Helmut Khol e Nelson Mandela. In una dichiarazione istituzio- naie letta ieri mattina dalla presidenza del governo e radioteletrasmessa in curetta in tutto il Regno, la seconda dalla tregua, Aznar ha esordito: «Consideriamo che la situazione apertasi con la tregua abbia una evoluzione positiva e condividiamo la speranza dei leaders politici con cui ci siamo incontrati nelle consultazioni di questi giorni. Ma ribadiamo che spetta a Età l'onere della prova, la fine della violenza, con attitudini inequivocabili non condizionate: accettare la via politica e le procedure democratiche. Per il momento su questo non ci sono conferme». Poi Aznar, riferendosi al patto di Ajuria-Enea, sottoscritto da tutti i partiti baschi meno che dal braccio politico dell'Età Herri Batasuna (Hb) nell'87, ha aperto uno spiraglio: «Una volta che si raggiunga una situazione di pace stabile, il governo applicherà un nuovo orientamento nella politica penitenziaria nell'ambito degli articoli 9, 10 e 12» (riferentisi al reinserimento dei terroristi che abbandonino la «lotta armata», dialogo tra ex terroristi e Stato, concessione di aiuti alle vittime del terrorismo). Quindi ha ribadito la «irrinunciabile validità della Costituzione del '78», e dello Statuto di autonomia basco, non contemplanti il diritto di autodeterminazione richiesto dai «Ventiquattro». Gian Antonio Orighi II premier spagnolo José Maria Aznar ha invitato i terroristi dell'Età ad accettare i metodi democratici
Persone citate: Aznar, Clinton, Gerry Adams, Helmut Khol, José Maria Aznar, Nelson Mandela
Luoghi citati: Madrid
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