Fuga dalle Borse in attesa del «07»

Fuga dalle Borse in attesa del «07» Giornata da brividi, i listini impazziti. Poi Wall Street risale (+1,98%). Oggi il vertice a Washington Fuga dalle Borse in attesa del «07» Clinton: «Muoviamoci, serve un fondo d'emergenza» MILANO. Una speranza: che la riunione del G7 a Washington partorisca quanto si aspettano i mercati dai respdnsabili delle grandi economie mondiali per fermare la crisi. E un timore: che il sistema dei fondi speculativi, quello degli hedge fund che hanno investito e investono in molti Paesi a rischio, sia sull'orlo del baratro, travolto dallo scivolone delle Borse e pronto a travolgere chi - banche, istituzioni finanziarie, singoli investitori - è esposto verso questi fondi. Così, aspettando il G7, le Borse sembrano impazzite e vanno giù e su come un pendolo, chiudendo alla meno peggio una settimana di passione ed evitando (grazie a Wall Street) l'ennesimo spreco di aggettivi drammatici stile venerdì nero. Finisce con quasi tutte le Borse d'Europa in ribasso, il primo venerdì di ottobre. Chiusure pesanti a Zurigo (-4,2%), a Londra (-3,4%), meno pesanti a Francoforte (-1,84%) e Milano (-0,82%), unico segno più (+0,04%) a Parigi ma è magra consolazione. E pensare che, di mattina presto, la giornata delle Borse sembra aprirsi col sospirato rimbalzo dopo il mezzo crack del giovedì nerissimo, con Tokyo in rialzo (+0,20%) che festeggia la notizia che un ramo del Parlamento, la Dieta, ha finalmente varato il piano di riforma del settore finanziario. Peccato che la voglia di rimbalzo duri lo spazio di die¬ ci telefonate. Francoforte, la Borsa più colpita dalla batosta del giorno prima, alle 9 e mezzo è su dell' 1%, Zurigo sembra tirare un sospiro di sollievo (+0,6%) dopo le dimissioni di Mathis Cabiallavetta, il presidente dell'Ubs sotto accusa per le perdite colossali e per gli investimenti nel Long term capital management. Alle dieci, a Milano, il primo indice Mibtel segna +0,43%, nove minuti dopo, fine dell'illusione. Il Dax a Francoforte perde il 2,73%, il Mibtel va giù dell'1,8% in Piazza Affari, il Cac a Parigi cede l'I,5%. A Milano il venerdì nero sembra prender corpo alle 11 e 15 minuti quando il Mibtel precipita del 4% a quota 17.176, sotto i 17.206 punti del 2 gennaio, toccando il mimmo dell'anno e azzerando ogni guadagno pregresso (qualcosa come 260 mila miliardi di capitalizzazione rispetto al massimo dell'anno, lo scorso luglio). A mezzogiorno tutta Europa è sotto il segno dell'orso, di nuovo Francoforte guida il ribasso (5,7%), segue Zurigo (-4,3%), Milano è a -3,8%, Parigi a -2,7%: ovunque banche nella tempesta per i timori di esposizione verso questo o quell'hedge fund mentre dall'America arriva la notizia di difficoltà dell'Everest capital che, si dice, accuserebbe perdite per 2200 miliardi di lue. Le voci si rincorrono, terribili, da Borsa a Borsa: i rumors parlano di una riunione d'emergenza dell'Open market committee della Fed e rimbalzano i nomi di grandi gruppi esposti verso fondi speculativi tipo l'Ltcm, big come Bankers Trust e Merrill Lynch, Lehman Brothers e Gold- man Sachs. All'una il ribasso sembra cominciare a ritirarsi. A Parigi il ministro dell'Economia Strauss-Kahn ripete che il livello attuale della Borsa «non è giustificato dallo stato dell'economia reale». Ma è soprattutto il future su Standard and Poor's, quello che anticipa la tendenza del Dow Jones a Wall Street, a rianimare i mercati mezzi collassati: alle due di pomeriggio è in rialzo e l'Europa si rianima, Madrid va addùittura a +1,19%, Piazza Affari la imita con un +0,48%, Francoforte frena l'emorragia (-1,04%), solo Londra sembra scettica (-2,77%). A dare una mano agli ottimisti, dagli Stati uniti arriva il dato sull'occupazione di settembre che è meno alto del previsto, gli economisti si aspettavano 190 mila I nuovi occupati e invece ce ne so¬ no stati solo 69 mila. Perché sia un dato positivo per le Borse è presto detto: meno occupati significa un'economia Usa meno brillante e un'economia meno brillante alimenta la possibilità che la Fed riconsideri l'idea di tagliare di più i suoi tassi. Wall Street parte in ribasso (-0,02%) ma subito recupera ( + 0,35%), poi riperde e va giù di cento punti, poi risale di altri cento. Le Borse europee sembrano impazzite: in Piazza Affari il Mibtel va in altalena, tra le quattro e mezzo e le cinque perde e poi riguadagna quasi due punti percentuali, da -2,41% risale e chiude a -0,82% grazie al colpo di reni di Wall Street che comincia la risalita e chiuderà con un guadagno di 151 punti (+ 1,98%). Armando Zeni li presidente Bill Clinton pronto a intervenire sui mercati

Persone citate: Bill Clinton, Clinton, Kahn, Mathis Cabiallavetta, Merrill Lynch, Strauss, Zeni