Ford su un'isola deserta: è amore

Ford su un'isola deserta: è amore Pilota conquistato da una giornalista nella commedia di Reitman Ford su un'isola deserta: è amore «Seigiorni sette notti» con Anne Heche E belle gambe e la schiena abbronzata di Harrison Ford, che ha cinquantasei anni, sono lo spettacolo per il quale vale magari la pena di vedere «Sei giorni sette notti» di Ivan Reitman; la briosa coprotagonista Anne Heche è invece un po' scipita, ma si può avere la curiosità di veder recitare l'attrice che insieme con la sua compagna, la star televisiva americana Ellen DeGeneres, ha fatto «outing» dichiarando pubblicamente di essere lesbica e ricavandone un sacco di guai. Il titolo allude a un tipico pacchetto-vacanze per turisti frettolosi come sono la giornalista Anne Heche e il suo fidanzato David Schwimmer, newyorchesi che prima del matrimonio vogliono concedersi una prova e insieme una pausa su un'isola tropicale. Hanno fatto appena in tempo a bere una ventina di long drinks multicolori ornati di or- chidee e ombrellino, che lei viene costretta per necessità del suo lavoro di vicedirettrice d'una rivista femminile a correre a Tahiti: e l'unico mezzo per arrivarci in fretta è il piccolo vecchio aereo privato di Harrison Ford, pilota edonista e misan¬ tropo che vive come vuole alle Hawai trasportando merci. Partono, sopravviene un uragano, l'aereo va fuori uso, sono costretti a un atterraggio rischioso che finisce di distruggere il velivolo, si ritrovano su un'isola tropicale disabitata e ignorata dalle carte geografiche, immobilizzati e soli senza poter tornare a casa, senza radio, senza telefono cellulare (non funziona), in un paesaggio aspro e bellissimo. Situazione classica: burbero contro petulante, laconico contro chiacchierona, semplice contro sofisticata, cinquantenne contro ragazza. Avventure (anche con l'improbabile intervento di pirati esotici superarmati), solitudine, battibecchi, amore. Una volta salvatisi i due non si lasceranno più, e intanto sono cambiati: lei s'è scoperta forte, coraggiosa e capace nei lavori manuali, lui s'è scoperto impressionabile, insicuro e sentimentale. La commedia avrebbe l'ambizione di mettere a con¬ fronto due scelte di vita, oltre che due stereotipi, ma il risultato non è granché, le battute divertenti sono poche. L'unica sorpresa è il senso di perfetta familiarità che si prova vedendo le isole tropicali, sia quella turistica sia quella deserta: si tratta infatti di Kauai, l'isola più antica dell'arcipelago hawaiano, dove sono stati girati una cinquantina di film compreso «Jurassic Park». [1. t.] SEI GIORNI SETTE NOTTI (Six Days Seven Nights) di Ivan Reitman con Harrison Ford, Anne Heche David Schwimmer Jacqueline Obradors Commedia Usa, 1997 Cinema Faro, Vittoria di Torino Apollo, Colosseo di Milano Alhambra, Barberini Giulio Cesare, Jolly di Roma Avventure, solitudine e battibecchi un burbero contro la petulante: a confronto due scelte di vita Harrison Ford: le gambe dell'attore e la sua schiena abbronzata sono lo spettacolo per cui vale la pena vedere «Sei giorni sette notti»

Luoghi citati: Milano, Roma, Torino