«L'allarme per la bufera è arrivato troppo tardi» di Gian Piero Moretti
«L'allarme per la bufera è arrivato troppo tardi» Sanremo, scoppiano le polemiche «L'allarme per la bufera è arrivato troppo tardi» Ritrovati due cercatori di funghi E il maltempo colpisce il Milanese SANREMO. La bufera concede una tregua alla Riviera del Ponente ligure e alla Versilia. Ma la paura dell'alluvione è stata tanta, così come i danni che poche ore di pioggia, violentissima, si sono lasciati dietro. Nel frattempo, sono stati ritrovati i due cercatori di funghi, Mario Marni, 68 anni e Tullio Guglielmoni, 71, che erano stati dati per dispersi dall'altro ieri pomeriggio sulle alture della Spezia. Il maltempo si è spostato e ieri ha colpito con forti raffiche di vento, accompagnate da pioggia battente, la cintura milanese, provocando numerosi danni. Sono stati sradicati alberi, cartelloni pubblicitari e antenne tv. I vigili del fuoco sono dovuti intervenire anche per numerosi allagamenti in scantinati e garage. E in Liguria, il giorno dopo l'alluvione, si cercano le cause del disastro: la magistratura ha aperto ieri un'inchiesta sulla morte di Maria Lisa Lupi, travolta da un'ondata di acqua e fango, trascinata per un centinaio di metri e morta schiacciata sotto un'auto. Il pm Maddaleni ha ordinato una perizia sul cadavere per stabilire se è deceduta in seguito agli urti sull'asfalto o per annegamento. Il magistrato ha anche ordinato una perizia geologica per avere un quadro del dissesto del territorio che è l'origine del disastro. La normalità torna a fatica: se i treni riprendono a viaggiare e il traffico rientra nella normalità, la luce è mancata in mezza Sanremo (dov'è tornata solo alle 22) e l'acqua deve essere bollita prima dell'uso: «Semplice precauzione» dicono i sindaci. Molte banche sono rimaste chiuse c gli uffici postali operano a mezzo servizio. Restano sbarrati negozi, bar e ristoranti del centro. E mentre la Riviera si lecca le ferite, a Sanremo divampa la polemica. L'allarme - è l'accusa - è stato dato in ritardo. Qualcuno ha sottovalutato il pericolo. Troppe volte la Protezione civile è stata allertata in previsione di un'ondata di maltempo e poi si sono viste quattro gocce di pioggia. E ora la macchina dei soccorsi è sotto inchiesta. Non gli uomini che si sono prodigati e continuano a spalare fango, a prosciugare scantinati e magazzini, ma la macchina istituzionale che si è mossa con troppa lentezza. Sono le 10,30 di mercoledì, quando la segreteria del sindaco di Sanremo, Bottini, riceve una telefonata della Prefettura. Segnala condizioni meteorologiche «preoccupanti». La signorina dice: «Vi arriverà un fax». Alle 13, dopo ore di pioggia battente, si scatena il finimondo. Pioggia torrenziale, fin quasi alle 15 Dopo un'ora la città è allagata, dopo due è un disastro Alle 14,30 il centralino della polizia municipale riceve un fonogramma dalla Prefettura che annuncia l'emer- i gonza. Prima i telefoni erano bloccati, i fax fuori uso. Ieri nell'ufficio del sindaco si è svolto un vortice con il prefetto, il questore, il comandante di vigili del fuoco, la Protezione civile. E' stata fatta una prima stima della tipologia dei danni. Commercianti, artigiani, operatori turistici potranno rivolgersi in Comune per segnalare i danni subiti. Gli avanzi di bilancio - circa 4 miliardi - sono stati tutti destinati agli interventi urgenti. Altri quattrini dovrebbero venire reperiti svincolando i fondi finalizzati a importanti opere pubbliche. Forse anche i miliardi accantonati per il Palafestival. A Sanremo sono anche saltate le fognature e i liquami sono finiti in mare. Per fortuna la stagione balneare è ormai finita. A Imperia, intanto, sono preoccupati per la rottura della condotta dell'acquedotto del Roja. Senza l'approvvigionamento idrico, in estate, sarebbe stata la «grande sete». In qtiesto periodo l'inconveniente dovrebbe passare inosservato. O quasi. Ieri mattina, sulla spiaggia di Bordighera, è stato trovato il cadavere di un uomo. Subito si è pensato ad una seconda vittima dell'alluvione, poi il medico ha accertato che il decesso risaliva ad almeno 10 giorni. E nel pomeriggio, a Sanremo, ha ceduto di schianto il muro di contenimento di un cantiere edile: è rimasta in piedi soltanto l'armatura in tondini di ferro. Se dovesse cedere, rischia di franare la collina e di trascinarsi dietro una delle palazzine del complesso residenziale «Le Pleiadi». Gian Piero Moretti Dopo il nubifragio dell'altro ieri si ripuliscono dal fango le strade del centro di Sanremo
Persone citate: Maddaleni, Maria Lisa Lupi, Mario Marni, Roja, Tullio Guglielmoni
Luoghi citati: Bordighera, Imperia, Liguria, Sanremo
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