«Chi è il vero padre di Bill?»

«Chi è il vero padre di Bill?» «Chi è il vero padre di Bill?» Una biografia del Pulitzer Maraniss «Quello vero era alfronte in Italia» WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «E' una questione molto delicata», ci dice David Maraniss, giornalista del Washington Post, premio Pulitzer e autore della nuova biografia del Presidente, «The Clinton Enigma», che esce la settimana prossima. «Ma le mie indagini mi hanno convinto che la storia è attendibile. O comunque abbastanza attendibile da includerla nel mio libro». La storia in questione è la seguente: il padre naturale di Bill Clinton non sarebbe padre legittimo, William Jefferson Blythe III, morto in un incidente stradale tre mesi prima della nascita del futuro presidente, ma un uomo recentemente deceduto in Louisiana con il quale la madre di Clinton ebbe una storia tanti anni fa. Ricerche di questo genere raramente producono certezze, e Maraniss, che pubblicò una prima biografia di Clinton nel 1995 («First in his class»), è il primo a riconoscerlo. «Non credo che questa storia sia una balla. Le persone con le quali ho parlato in Louisiana mi sono sembrate credibili. Ma non ho le prove. E quanto al padre presunto, purtroppo è morto prima che potessi concludere le mie indagini». Chi sia davvero il padre di Bill Clinton è un interrogativo che ha alimentato per anni la chiacchiera di paese a Hope, la piccola cittadina dell'Arkansas dove il Presidente è cresciuto e dove sua madre Virginia aveva la reputazione di essere una giovane «flirtosa», specie dopo che suo marito partì per il fronte in Italia. Dice Maraniss: «Nove mesi prima del 19 agosto 1946 (data di nascita del Presidente, ndr) William Blythe era «Ho trovcredibilse tuprotagdella stonon ci s ato fonti i anche utti i gonisti ria ormai ono più» ancora in Italia. Virginia venne a sapere che la gente chiacchierava. E cominciò a spiegare che Billy era stato fatto nascere prematuramente perché lei era caduta e il dottore era preoccupato per la sua salute». E' vero? Non è vero? La madre del Presidente è morta ed ha probabilmente portato il segreto con sé. In quanto a Maraniss: «Sulla questione della paternità di Clinton rimango agnostico. I fatti sono poco chiari. Per quanto ne so il padre potrebbe essere Blythe, l'uomo in Louisiana o perfino qualcun'altro». Poco dopo la morte di Blythe nell'incidente stradale, Virginia sposò Roger Clinton, il padre adottivo del Presidente che nel 1953 gli diede il suo cognome. E Maraniss è convinto che questa parte del passato del Presidente - l'incertezza su chi fosse suo padre - abbia avuto un ruolo importante nel formare la sua personalità e il suo carattere. Al punto da spiegare anche alcuni comportamenti del Presidente nell'Ufficio ovale con Monica Lewinsky? «Solo in un contesto più ampio», risponde il biografo. «Ovviamente la dubbia paternità di Clinton non spiega di per sé il suo atteggiamento. Ma se si tiene conto dell'importanza della figura paterna nella vita di un uomo allora è chiaro che tutto questo ha una sua rilevanza. Ma è un aspetto molto delicato e nel libro ne parlo in maniera tutt'altro che scandalistica». Maraniss dice di non sapere come l'indiscrezione sia filtrata ai giornali. «Ma noto una certa ironia nel fatto che il mio libro vuole essere un'analisi seria della personalità di Clinton, e invece viene travolto dalla sensazionalizzazione di questo episodio». [a. d. r.] «Ho trovato fonti credibili anche se tutti i protagonisti della storia ormai non ci sono più»

Luoghi citati: Arkansas, Italia, Louisiana, Washington