Spd e Verdi, un match senza brividi
Spd e Verdi, un match senza brividi Incomincia oggi la trattativa per il governo tra due partiti che sono obbligati ad accordarsi Spd e Verdi, un match senza brividi Itemi caldi non mancano:politica estera e nucleare Ma oggi non esistono alternative a questa coalizione BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Non si annuncia facile, il negoziato per la formazione di un governo rosso-verde che si apre stamane a Bonn, dopo il primo incontro informale di ieri che ha «stabilito l'architettura delle trattative», come ha precisato Gerhard Schroeder. Accanto a molti punti d'intesa restano interrogativi ai quali i 25 negoziatori dovranno dare una risposta convincente per entrambi i partiti: su temi qualificanti come la politica estera e la politica energetica (Schroeder è molto più cauto dei Verdi, sull'abbandono del nucleare), sulla politica fiscale (collegato anche all'aumento della benzina, che l'esperto finanziario del partito ecologista ieri ha rilanciato), sulla sicurezza interna e le pensioni. Ma socialdemocratici e Verdi sono condannati a farcela: se il negoziato fallirà, il progetto rosso- verde sarà definitivo messo agli atti, almeno a livello federale, con prevedibili pesanti ripercussioni sulla stabililità dei governi regionali guidati da socialdemocrati ed ecologisti. Paradossalmente, è proprio il grande successo dell'Spd ad aver «costretto» Schroeder a una collaborazione con gli ecologisti: prima del voto, il futuro Cancelliere aveva chiarito di preferire «libertà di scelta». Ma la Cdu sotto choc ha subito fatto sapere, la sera della disfatta, di non essere disponibile a diventare il partner di minoranza in una grande coalizione. Anche i liberali dell'Fdp, che in passato hanno governato con l'Spd di Willy Brandt e Helmut Schmidt, hanno deciso che resteranno all'opposizione. Se il negoziato fallirà, dunque, il risultato sarebbe esattamente il contrario di quanto Schroeder e l'Spd hanno promesso agli elettori: archiviato il «governo stabile», ci si dovrebbe accontentare di un governo di minoranza naturalmente destinato a una difficile navigazione, o addirittura di nuove elezioni. Spd e Verdi sono decisi a farcela: entrambi i partiti sono consapevoli che la posta in gioco è alta. All'interno della delegazione socialdemocratica, del resto, la maggioranza è favorevole alla soluzione rossoverde: ma quanto dettagliato e completo sarà il risultato delle trattative è presto per dirlo. Il tempo a disposizione infatti non è molto, dal momento che Schroeder vorrebbe essere eletto Cancelliere dal Bundestag il 27 ottobre, secondo un calendario che prevede la conclusione dell'accordo entro il 22 ottobre per presentarne il risultato il giorno successivo al congresso straordinario dei Verdi, e il 25 al congresso Spd. E' dunque possibile che non tutti i dettagli della futura collaborazione siano precisati, lasciando margini a futuri con flitti. le n ] i con le n ] I " neocance"'ere tedesco Gerhard Schroeder con il leader dei Verdi Joschka Fischer: parte il negoziato
Luoghi citati: Bonn
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