Bonolis: io lotto per la specie

Bonolis: io lotto per la specie Bonolis: io lotto per la specie « ' 'Ciao Darwin ' ', talk-show leggero» ROMA. Senza disporre di premi miliardari, ma con l'obiettivo, non trascurabile, di «individuare, nell'arco di tredici puntate, tra migliaia di partecipanti provenienti da tutta Italia, i connotati e le caratteristiche dell'uomo e della donna del 2000», Paolo Bonolis tenta, con «Ciao Darwin» (da sabato alle 21 su Canale 5), di contrastare la corazzata Carrà. Ovviamente la prima regola è evitare le spacconate e tenere basso il tiro: «Non possiamo certo farci influenzare dalla febbrile attesa di questa sfida tv perchè è chiaro che noi siamo molto più deboli. E' come se andassero in onda contemporaneamente due partite, Empoli - Fi- delis Andria e Juventus - Anderlecht, e ci si stesse a chiedere quale sarà la più vista, anche se magari nella prima potrebbero essere segnati sei gol e nella seconda neanche uno». Insomma, fa capire Bonolis che di «Ciao Darwin» è autore insieme con Stefano Magnaghi, anche se la proposta di Canale 5 dovesse ri- sultare più allettante di quella di Raiuno, è già scritto che la seconda sarà la più seguita. A parte le mani avanti e gli attestati di stima rivolti alla Carrà («Non temo e non invidio nulla, ma di lei apprezzo soprattutto la caparbietà e la grande professionalità»), si capisce che Bonolis crede molto nella sua nuova creatura, mia sorta di via di mezzo, dice, tra «un talk-show poco serio e un varietà d'impianto classico». In ogni puntata, spiega il conduttore, due categorie di persone, 50 uomini e 50 donne, si sfideranno tentando di «sopravvivere» alla specie opposta: si comincia contrapponendo gli alti ai bassi (i capisquadra sono rispettivamente Christian De Sica e Lello Arena) e si prosegue con i magri e i grassi, i capelloni e i calvi, le bionde e le brune, le casalinghe e le donne in carriera, le amanti e le mogli e via così. Ma il programma non si esaurisce solo in questa competizione: «C'è la verifica del livello di adattabilità dell'uomo nonnaie in circostanze straordinarie, ci sono gli oggetti del futuro, c'è il discorso del confronto fra i sessi, la voglia di fare una specie di viaggio nel tempo». Bonolis potrà contare, oltre che sulla sigla appositamante creata da Renato Zero e intitolata «Matti», su Luca Laurenti e su Annabelle Susanne Brewka, studentessa svizzera di 23 anni cui è stato affidato il ruolo di Madre Natura. Le prime puntate saranno registrate, poi, quando la macchina sarà rodata, si andrà in onda in diretta. «Ci lanciamo con un programma molto insolito - dice Bonolis -, ma è giusto non sedersi sugli allori e provare a fare sempre cose nuove, per il pubblico, ma anche per se stessi». lf. c. 1

Luoghi citati: Empoli, Italia, Roma