Judy, da Bond a Eduardo

Judy, da Bond a Eduardo La Dench, «M» dell'ultimo 007, interpreta Filumena Marturano Judy, da Bond a Eduardo «Io, così inglese, divento napoletana» LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Da James Bond a Eduardo De Filippo, ma non è un salto nel vuoto. Perchè Judy Dench, nota al pubblico internazionale soprattutto come la «M» di 007 e per una manciata di altri film di successo, è in realtà uno dei «mostri sacri» del teatro inglese. Calca le scene da quarant'anni e non è quindi una sorpresa che il regista Peter Hall le abbia offerto la parte da cui non sempre altre attrici sono uscite a testa alta: quella di Filumena Marturano. Una Filumena, va precisato, tutta nuova; anzi una Filumena inglese. Perchè troppo sovente, in passato, le impossibili traduzioni dal napoletano sono apparse sguaiate, vuoi per il falso accento italiano, vuoi per l'uso di cadenze regionali inglesi per far sentire il clima del ghetto. Questa volta no: «Quello che stiamo cercando di fare - dice la Dench - è di creare un intenso, volatile e plausibile clima napoletano, ma con corpo e voce inglese. Quello che bisogna far capire al pubblico è che questa non è una macchietta, ma una donna che da 25 anni grida da dentro». La prima sarà l'8 ottobre al Piccadilly Theatre; ma già in questi giorni ci saranno le anteprime del rodaggio finale. Da Hollywood piovono offerte cinematografiche, non tanto in seguito ai ruoli della Dench accanto a James Bond quanto per il successo del film «Mrs Brown» - la storia del romanzo d'amore fra la regina Vittoria e il suo servitore scozzese - e per le buone note che provengono da Roma dove con Maggie Smith e Joan Plowright ha completato durante l'estate l'ultimo film di Zeffirelli, «Te con Mussolini». Ma lei resiste: prima della prossima impresa accanto a Pierce Brosnan-007 (all'inizio del 1999), intende calcare per un po' le scene: prima nei panni di Filumena, poi portando a Broadway «Amy's View», il dramma di David Hare che tanto successo ha raccolto a Londra. Affronta De Filippo con l'entusiasmo della neofita, lei che di anni ne ha 63 e che di teatro ne ha visto molto. «Era una parte che non conoscevo - ammette - e che ho accettato al buio. L'ho letta una settimana prima che cominciassero le prove, quando era ormai troppo tardi per tirarsi indietro. Ma ne sono affascinata». Ammette che non è facile, ma ricorda che quello di non tirarsi mai indietro è un suo vizio: «Mi dicono: forza, prova, gettati da mille metri e vedi un po' come ti pare. E io, che amo la veneta e il rischio e le stranezze, lo faccio. Nessuno credeva che sarei stata in grado di diventare Cleopatra. Ma la noia è molto peggio: per sconfiggerla occorre imparare qualcosa di nuovo. Eccomi allora, quintessenza dell'inglesità, a cercare di trasformarmi in una napoletana». Fabio Galvano Judy Dench debutta l'B ottobre al Piccadilly Theatre di Londra

Luoghi citati: Hollywood, Londra, Roma