Per l'auto frenata in Brasile
Per l'auto frenata in Brasile Europa, Ford taglia Per l'auto frenata in Brasile ROMA. Le catene di montaggio della Fiat brasiliana nella maxifabbrica di Betim si sono fermate per due giorni a causa del crollo delle vendite originato dalla crisi economica e finanziaria in cui sta dibattendosi il Brasile. Sono stati lasciati a casa 15.000 operai delle catene di montaggio. Si tratta di una disposizione temporanea in sintonia con analoghi provvedimenti presi dalle altre case automobilistiche impiantate in Brasile come la Volkswagen e la General Motors. I contraccolpi della crisi asiatica e russa sul Brasile e più in generale sull'America Latina stanno creando grossi problemi al settore auto. La Fiat brasiliana ha attualmente uno stock invenduto di circa 30 mila macchine. Da qui la prima decisione, presa il 14 settembre scorso, di collocare per un mese in licenza remunerata i 2500 operai del turno di notte. La produzione nella fabbrica alle porte di Belo Horizonte è stata ridotta da 2100 unità al giorno a 1800. Ciò nonostante il responsabile della Fiat Auto per l'America Latina, Giovanni Battista Razelli, prevede per fine anno o per i primi mesi del '99 una ripresa del mercato. Razelli lo ha affermato inagurando a Belo Horizonte il primo nucleo della nuova fabbrica di carrozzerie dell'italiana Stola, che produrrà inizialmente la carrozzeria della «Strada», la nuova pick-up della linea «Palio» che la Fiat lancerà in Brasile il mese prossimo. Intanto, in Europa, la Ford annuncia l'intenzione di tagliare circa 1500 posti di lavoro entro il 2003 presso l'impianto spagnolo di Almusafes, che impiega 7889 addetti. In una nota la Ford Spagna ha spiegato che la decisione è stata presa a causa del rifiuto del consiglio di fabbrica di aumentare la produzione di Almusafes con straordinari al sabato, così la casa automobilistica si è vista costretta a trasferirne una parte in Germania (68.800 Ford «Focus» all'anno, pari a 310 al giorno.
Persone citate: Belo, Ford Spagna, Giovanni Battista, Razelli, Stola
Luoghi citati: America Latina, Brasile, Europa, Germania, Roma
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- Morire a Canelli a 25 anni
- Nascita di Marconi
- I Verdi bocciano il piano Ignitor per Saluggia
- Cairese e Entella a caccia di conferme
- ALDO MORO
- A casa gli albanesi il governo li espelle
- E' tornato il calcio giovane
- Bergamo: guerriglia tra "tifosi,, durante la partita con il Torino
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- Grazie Juve, grazie Brady
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Nascita di Marconi
- Tre domande a Capanna
- un po'di fantascienza
- Internet, istruzioni per l'uso
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Ticino, la minaccia è svizzera
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Grazie Juve, grazie Brady
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy