Bastano quattro milioni per dire addio alla naja di Francesco Grignetti

Bastano quattro milioni per dire addio alla naja L'allarme dalle procure del Friuli Bastano quattro milioni per dire addio alla naja Molti giovani «sfruttano» un codicillo della legge sull'obiezione di coscienza ROMA. Incredibile ma vero, a evitare la naja si rischia una multa di 4 milioni e mezzo. Grazie a un codicillo della nuova legge sull'obiezione di coscienza, chi si rifiuta di prestare il servizio militare (e non accetta nemmeno il servizio civile degli obiettori) non rischia quasi più niente. Sono lontani i tempi delle carceri militari. Di quando obiettori e Testimoni di Geova languivano in fortezza. Oggi si finisce davanti al pretore. L'obiezione totale, infatti, equiparata alla renitenza alla leva, resta un reato penale. Ma è un reato minore. E un buon avvocato sa come pilotare le cose, chiedendo il patteggiamento, invocando una sentenza di Corte Costituzionale, infine proponendo di sostituire il carcere con una pena pecuniaria. Finirà che il renitente se la caverà con una multa di 15 mila lire per ogni giorno di renitenza. Ossia 4 milioni e mezzo di multa per dodici mesi. In diverse procure circondariali del Nord, specie nel Veneto e in Friuli dove si concentrano moltissime caserme, già si verificano i primi casi. E il procuratore circondariale di Belluno, Gianni Griguolo, ha lanciato l'allarme su Famiglia Cristiana, ripreso l'altro giorno anche da II Giornale. «Effettivamente il problema esiste», ammette il sottosegretario alla Difesa Gianni Rivera. «Valuteremo l'estensione del fenomeno», gli fa eco Massimo Brutti, anche lui sottosegretario alla Difesa. L'imbarazzo è palpabile nelle stanze del ministero. Ma Brutti rifiuta di vedere un'emergenza: «Vedremo se la strada sia quella di incrementare le pene. In fondo, si affronta sempre un processo penale. E non è detto che ci sia così tanta benevolenza da parte dei giudici nei confronti di questi imbroglioni. Non so quanti saranno quei mascalzoni, finti obiettori, che preferiranno rischiare una condanna piuttosto che accettare il servizio militare o almeno il servizio civile». Naturalmente la renitenza non è ancora un fenomeno di massa. La nuova legge sull'obiezione di coscienza è appena entrata in vigore. Qualcuno dell'opposizione, però, nel corso del dibattito al Senato, aveva segnalato che si rischiava di spalancare un'autostrada ai furbi che volevano evitare il servizio di leva. La maggioranza valutò che era un problema marginale. E che era comunque un gesto di civiltà non mandare in carcere gli obiettori totali. «Il problema nasce con i Testimoni di Geova, che rifiutano qualsiasi tipo di servizio allo Stato - spiega Valdo Spini, presidente della commissione Difesa alla Camera - ma certo diventa inaccettabile se passa la pratica di una mercificazione di un diritto. Chiameremo il governo a valutare con noi il fenomeno. E se del caso, modificheremo la legge». Anche gli obiettori di coscienza, che hanno molto atteso la nuova legge, sono indignati. Codici alla mano, spiegano l'effetto di un combinato di norme. C'è una sentenza della Corte Costituzionale che stabilisce: la pena per un militare di leva non può superare il periodo della leva stessa. Spostando la competenza su questi reati dalla giustizia militare a quella ordinaria, c'è la possibilità del patteggiamento e della pena pecuniaria. Alla fine non si rischia quasi niente. «Sarà discriminato chi non ha i mezzi economici rispetto a chi può affidarsi a un buon avvocato e sceglie di fare l'avventuriero, pagando la multa. Già si saranno scatenati i faccendieri», commenta Massimo Paolicelli, leader degli obiettori non violenti. Da quando si è sparsa la notizia di questo escamotage per evitare la naja, alla sede degli obiettori è un interminabile squillare di telefoni. Chiamano a centinaia per saperne di più. Ha telefonato anche un carabiniere ausiliario per farsi consigliare come lasciare la mitraglietta e diventare obiettore totale. Gli obiettori di coscienza, quelli veri, l'hanno preso a male parole. Il senatore Verde Athos De Luca ha presentato un'interrogazione urgente. Francesco Grignetti Un codicillo della nuova legge sull'obiezione di coscienza consente ai renitenti alla leva di cavarsela con una multa, senza però macchiare la fedina penale

Persone citate: Athos De Luca, Gianni Griguolo, Gianni Rivera, Massimo Brutti, Massimo Paolicelli, Valdo Spini, Verde Athos

Luoghi citati: Belluno, Friuli, Roma, Veneto