Kosovo, orrore senza fine Donne e bambini massacrati

Kosovo, orrore senza fine Donne e bambini massacrati I soldati hanno infierito su una famiglia di 19 persone, i reporter hanno visto i corpi straziati Kosovo, orrore senza fine Donne e bambini massacrati ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO La scoperta di due atroci massacri di civili albanesi nel Kosovo sta accelerando i preparativi della Nato per un intervento contro le postazioni militari serbe. Dopo i corpi mutilati di donne, vecchi e bambini ritrovati martedì nel villaggio di Donje Obrinje, ieri sono stati rinvenuti i cadaveri di 14 uomini, uccisi da raffiche di mitra sparate a bru. ciapelo. Di fronte a queste nuove drammatiche circostanze oggi si terrà una riunione di emergenza del consiglio di sicurezza dell'Orni che esaminerà le misure da prendere contro Belgrado. La seduta è stata convocata dalla Gran Bretagna. «Siamo di fronte ad omicidi agghiaccianti», ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico Robin Cook e ha annunciato che la settimana prossima la Nato prenderà la decisione sugli eventuali raid aerei contro Belgrado. «Le forze di polizia dell'esercito jugoslavo sono entrate sabato nel nostro villaggio. La gente è scappata nel vicino bosco, ma i soldati ci hanno seguito. Hanno circondato tutta la zona e hanno preso a parte gli uomini. Li hanno portati nel cortile di una fattoria, li hanno schierati contro una palizzata e hanno cominciato a picchiarli con spranghe di ferro e bastoni di legno. Hanno usato anche i forconi dei contadini. Poi li hanno costretti a sdraiarsi per terra. Infine un poliziotto ha preso il mitra e ha falciato tutti sparando a pochi centimetri di distanza dai corpi». A raccontare quanto è accaduto è un sopravvissuto alla carneficina. Ferito alle braccia e alle gambe da numerosi proiettili, visibilmente sotto choc l'uomo afferma che sono state le truppe di Milosevic a compiere l'eccidio. Ma un portavoce della polizia di Belgrado ha smentito ieri che le forze dell'ordine serbe abbiano ucciso i civili albanesi nel Kosovo centrale. I diplomatici occidentali e i giornalisti recatisi sui luoghi dei massacri, si sono imbattuti in scene raccapriccianti. A Donje Obrinje sono stati uccisi 19 membri di una stessa famiglia: quattro bambini, sei donne di cui una incinta, e alcuni anziani. Anche loro erano scappati di fronte ai bombardamenti delle truppe jugo¬ slave e avevano trovato un rifugio nel bosco. Ma sono stati raggiunti dai soldati che hanno sparato a tutti mi colpo di pistola alla nuca. «Alcuni corpi erano mutilati. Stretto ad un cadavere di donna c'era il corpicino di una bambina di 18 mesi, col visino imbrattato di sangue. Nella mano stringeva ancora il biberon», ha raccontato un giornalista. Ma è stato un parente della famiglia trucidata a testimoniare su quanto era accaduto, spiegando in lacrime che i soldati hanno tagliato le gole ad alcune delle vittime. La ferocia delle truppe di Belgrado si spiegherebbe con il fatto che in quello stesso villaggio il giorno precedente sono stati uccisi sette poliziotti serbi. Si tratterebbe, insomma, di una rappresaglia. Poche ore dopo il presidente Milosevic annunciava la fine dell'offensiva nel Kosovo. A nome dell'Unio¬ ne europea l'Austria ha chiesto ieri a Belgrado che venga aperta un'inchiesta internazionale sui massacri. «Vogliamo esperti forensi indipendenti», ha aggiunto il capo della diplomazia britannica Robin Cook. E la Germania ha messo ufficialmente a disposizione della Nato 14 aerei e 500 soldati per ogni intervento militare volto a fermare il conflitto. Le forze alleate hanno lanciato un nuovo avvertimento al presidente Milosevic riguardo la scadenza della settimana prossima. Lunghe colonne di carri armati jugoslavi hanno cominciato ieri a ritirarsi dal Kosovo, ma secondo gli analisti militari il presidente jugoslavo avrebbe deciso di spostarli soprattutto perché non facciano da bersaglio agli eventuali bombardamenti alleati. «Se ci attaccheranno risponderemo. Metteremo sotto le armi tutti i nostri uomini per com¬ battere il nemico», ha ribadito il vice premier serbo, l'ultranazionalista Seselj. Per un attimo, ieri notte, i serbi hanno temuto che i raid della Nato fossero iniziati. Un sordo boato, poi la terra ha incominciato a tremare. Ma si è trattato di un terremoto, con epicentro Cacak, dove è morta una persona mentre 17 sono rimaste ferite. Ingrid Badurina Tre immagini raccapriccianti del massacro nel Kosovo: i corpi di un uomo e un bimbo scoperti in un bosco, e il cadavere di un'altra vittima portato via dai parenti su un carro In un altro villaggio la polizia ha fucilato alle spalle 14 civili. Londra convoca un vertice Nato e il Consiglio di Sicurezza per decidere un raid su Belgrado

Persone citate: Ingrid Badurina, Milosevic, Robin Cook, Seselj