Lega, continua la guerra Un commissario a Treviso

Lega, continua la guerra Un commissario a Treviso Il 75% degli industriali veneti vuole un partito locale Lega, continua la guerra Un commissario a Treviso VENEZIA. La Lega ha confermato che il congresso straordinario si svolgerà a Brescia il 24-25 ottobre. E continua la serie dei commissariamenti nel Veneto. Ieri Bossi, per mano del presidente del partito e commissario «nazionale» Stefano Stefani, ha messo in riga i ribelli di Treviso, esautorando il segretario provinciale Mariangelo Foggiato e sostituendolo con il consigliere regionale Giampaolo Gobbo. Commissariato anche l'intero consiglio provinciale, eletto in marzo con l'80 per cento dei voti: una trentina di membri tra cui otto parlamentari e il presidente della Provincia Luca Zaia. Stefani ha motivato la sua decisione parlando di «mancato rispetto dei principi stabiliti dal congresso federale». Secca la reazione di Foggiato: «E' grottesco: il principio stabilito dal congresso era quello di non fare alleanze di alcun tipo. Stefani è stato il diretto protagonista dell'alleanza con il Polo per la Provincia di Vicenza. Se i principi valgono per tutti, Stefani dovrebbe innanzitutto commissariare se stesso». Ieri, intanto, sono stati divulgati i risultati di un sondaggio eseguito dalla Fondazione Corazzin per conto del Centro Studi degli industriali del Nord-Est. Il 75,4% degli imprenditori locali ritiene che sarebbe utile un'organizzazione politica su scala regionale per dare voce ai problemi del Veneto. [r. i.] Il leader della Lega Umberto Bossi

Persone citate: Foggiato, Giampaolo Gobbo, Luca Zaia, Stefano Stefani, Umberto Bossi

Luoghi citati: Brescia, Treviso, Veneto, Venezia, Vicenza