Sud e lavoro, il giorno della verità di Raffaello Masci

Sud e lavoro, il giorno della verità Il Consiglio dei ministri approva la seconda parte del collegato alla Finanziaria Sud e lavoro, il giorno della verità Oggi l'ultima offerta di Prodi f ROMA. Per il Sud e l'occupazione due temi centrali della Finanziaria '99 - è il giorno delle grandi decisioni. Il Consiglio dei ministri varerà oggi la seconda parte del «collegato» che conterrà tutte le misure a sostegno dell'occupazione e dello sviluppo, con particolare riferimento al Sud e ai giovani. Il ministro Ciampi ha parlato ieri di questa Finanziaria come di «una netta inversione di tendenza rispetto al passato», in quanto si tratta di una manovra leggera, senza nuove tasse e che, per la prima volta, raccoglie il frutto dei sacrifici degli ultimi anni. Il «pacchetto» che i ministri vareranno oggi sarà fondato su una serie di deleghe al governo ma dai contorni molto ampi, in maniera di fornire al Parlamento - e a Rifondazione in particolar modo - dei margini per intervenire. Comunque, anche se ne non si conoscono elementi dettagliati, è possibile anticipare le grandi lineo del provvedimento. AGENSUD. Saranno definiti i contorni e i compiti di «Sviluppo Italia» l'agenzia (impropiiiamente chiamata Agensud) che si incaricherà di coordinare tutti gli interventi per lo sviluppo nel Meridione. L'agenzia sarà j istituita con autonomo decreto della presidenza del Consiglio e non farà assunzioni dirette. Oltre ai fondi già stanziati, l'attuale manovra dota le attività di sviluppo del Sud di 15.600 miliardi. CREDITO D'IMPOSTA. Chi assumerà un giovane disoccupato al Sud potrà beneficiare di un credito d'imposta pari a un milione a soggetto (fino a 60 dipendenti in totale) e per tre anni. In pratica ogni azienda otterrà un credito di 180 milioni in tre anni (a patto ovviamente che assuma almeno 60 lavoratori). La norma sarà formulata in maniera da non stridere con le disposizioni comunitarie. AGEVOLAZIONI PER I GIOVANI. Per i neo assunti al Sud è prevista ima «decontribuzione» triennale: chi li assumerà non pagherà l'Inps per tre anni. ONERI IMPROPRI. Saranno aboliti alcuni «balzelli» ormai obsoleti che gravavano sul costo del lavoro. Per esempio il contributo Enaoli (un ente soppresso per l'assistenza agli orfani) o gli ex contributi Gescal (che servivano per la casa). Il costo del lavoro verrebbe alleggerito di uno 0,8% pari a 3200 miliardi. FONDO OCCUPAZIONE. Il fondo per l'occupazione e la riduzione dell'orario di lavoro dovrebbe essere elevato da 800 a 2000 miliardi. SOVVENZIONI. La legge 488 sull'imprenditoria nelle aree depresse sarà rifinanziata. Allo stesso modo saranno stanziati almeno 300 miliardi per l'imprenditoria femminile, dopo che l'iniziativa voluta dalla ministra Anna Finocchiaro ha consentito la creazione di oltre 3500 posti di lavoro con oltre 500 progetti approvati. AMMORTIZZATORI SOCIALI. Il governo presenterà una revisione complessiva della materia, ispirata a due cri¬ teri fondamentali: universalità degli istituti (che oggi riguardano solo un 20% dei lavoratori) e armonizzazione al welfare europeo. In questi termini li ha definiti il consigliere di Treu Luciano Forlani. Sembra probabile l'estensione della cassa integrazione a tutti i settori (ora il terziario ne è escluso) e l'introduzione di un sussidio di disoccupazione. Si pensa inoltre ad un sostegno attivo ai disoccupati costituito da formazione professionale che agevoli il reinserimento e di un assegno ai disoccupati particolarmente poveri. Certamente non saranno riproposti i Lsu (lavori socialmente utili) in quanto non si sono dimostrati efficaci se non come espediente di sostegno economico. I lavoratori Lsu non saranno assorbiti neppure dall'agenzia Sviluppo Italia ma si cer¬ cherà di ricollocarli attraverso altri strumenti, per esempio il «lavoro interinale». TFR. Il progetto del governo è di agevolare lo «smobilizzo» delle risorse accantonate per il trattamento di fine rapporto (tfr) indirizzandole verso i fondi pensione. SOMMERSO. Per far emergere il lavoro nero si agirà su due fronti: la carota e il bastone. La carota è costituita dal pagamento del 25% dei contributi sulla retribuzione minima e, per giunta, in 40 rate. Il bastone dal rafforzamento dei controlli da parte di Guardia di finanza, Asl e Inps e da una commissione ad hoc della presidenza del Consiglio. Raffaello Masci f Il super ministro per l'Economia Carlo Azeglio Ciampi

Persone citate: Anna Finocchiaro, Carlo Azeglio Ciampi, Ciampi, Luciano Forlani, Treu

Luoghi citati: Italia, Roma