Tracce di Lalli di Paolo Ferrari

Tracce di Lalli Tracce di Lalli D OPO aver attraversato le stagioni dell'autogestione con i Franti, gli Ishi e tanti altri progetti rock vissuti con il cuore in mano, Lalli giunge alla pubblicazione del suo primo vero album solista con la serenità d'animo ben ritratta da Pierfranco Milanese sulla foto di copertina del ed. Si intitola «Tempo di vento», esce per II Manifesto ed è reperibile in edicola per un mese (12 mila lire). «Da più di un anno stavo valutando prospettive di pubblicazione differenti da quelle dell'autogestione». E' un percorso intrapreso da molti, alla luce della presa d'atto di una profonda crisi del «contromercato», inciampato sullo scalino della distribuzione e caduto nella spirale di polemiche interne autodistruttive. Undici canzoni, arrangiate con la collaborazione di musicisti da Banda Manera, Perturbazione e Massimo Volume. Fratellini minori, travolti dal fascino delle sue canzoni; «Sono molto fortunata - si schernisce lei -, trovo sempre qualcuno che si in¬ namora dell'aria che si respira nei miei pezzi». Il pathos vocale di Lalli racconta il suo punto di vista sugli ultimi 10-12 anni di un percorso umano che spazia dal ricordo del papà partigiano allo stare tra donne, siano quelle alle prese con i sentimenti, siano le Madri della Plaga de Mayo di Buenos Aires. Nostalgia e amore, paesaggi e rabbia, sogni e rimpianti. A volte il livello di messa a nudo di se stessa pare insostenibile, ma la rocker torinese rivendica questa scelta di profondità: «E' quello che manca al mondo. La gente parte dalle paure, su quelle regola i propri rapporti. Io credo nella potenza dei sentimenti. Buoni, cattivi, belli, brutti. Forse perché ho avuto la fortuna di crescere in un periodo in cui ci si diceva tutto. Avevamo diciassette anni e parlavamo di vita, di morte, di libertà, di giustizia. Ognuno di noi aveva una sua opinione su tutto. Oggi c'è un'aria di Purgatorio, sembra che tutti abbiamo tutte le possibilità qui e ora». Paolo Ferrari Tracce di Lalli

Persone citate: Banda Manera, Lalli, Massimo Volume, Pierfranco Milanese, Purgatorio

Luoghi citati: Buenos Aires, Nostalgia