IL PREZIOSO REGALO DELLA LUCE di Nico Orengo

IL PREZIOSO REGALO DELLA LUCE DIVAGAZIONI OMBROSE IL PREZIOSO REGALO DELLA LUCE DALLA luce all'ombra. Un regalo della luce è donare l'ombra ponendo fra sè e il buio un qualsiasi elemento, che sia una foglia, una nuvola, un foglio di carta, una apparente fragilità. Dono anche di potenza narcisistica, come a voler sottolineare la capacità di esaltazione: è la macchia dell'ombra che esalta l'esplosione di luce che le sta intorno. Non a caso Tanizaki scrisse quell'«Elogio dell'ombra», saggio che parlava dell'umiltà fiera che la solarità esaltava in quell'affievolirsi, interrompersi di «presente», di chiarità. L'ombra è un racconto velato, una sottrazione carica di storia, luogo dove si annidano complessità, si sviluppano le storie. E' l'inafferrabile bigbang dell'essere, il luogo che intuiamo e ancora non possiamo vedere, il punto che si gonfia e che ancora non offre spigoli sui quali tracciare un solido. Così l'ombra è morbida nella sensazione e tagliente nell'impatto visivo, fondamentale nell'esistenza. Perché guai a perdere l'ombra, si rischia di perdere il cordone ombelicale con la terra e con il cielo, di perdere l'ancoraggio con l'esistenza, il vitale movimento che dall'ombra porta alla luce. S'impara da piccoli a giocare con l'ombra, dopo essersi spaventati e sorpresi di quel «doppio», di quell'esserci immateriale, perimetrale, scuro e fin troppo individuale. E si continua a conviverci, perché é bene non dimenticare la sua esistenza. Anzi é bene coltivarla, averne cura, portarla al mare o comunque là dove c'é sole, perché s'irrobustisca, si ossigeni. E' bene renderla sportiva, allegra, canticchiante, correggerla dalla sua tendenza riflessiva, notturna, melanconica. Nico Orengo

Persone citate: Tanizaki