Vicini & lontani

Vicini & lontani Vicini & lontani Rolando Garrone Leggo su una rivista di arredamento che arriva davvero da lontano - l'edizione australiana di «House and Garden», pubblicata a Greenwich, proprio dall'altra parte del mondo - la storia di una famiglia di artigiani del legno. Se ne parla benissimo, con grande profusione di aggettivi. Scultura ed ebanisteria coniugata con eleganza, il lavoro in legno che diventa una vera opera d'arte. I loro atout la pazienza, il rigore, la precisione, il rispetto della tradizione, una assoluta passione e così via. Tre generazioni di mobilieri: Lorenzo, il più anziano, ottantasei anni appena compiuti, che ormai aggiunge solo virgole di sapienza alle opere del figlio e del nipote, il più giovane, Rolando, architetto venticinquenne. In mezzo Mario, cinquantaquattro anni e una grande passione per la Juventus. E' questa notizia che mi colpisce. Dopo qualche riga, ecco la spiegazione: Lorenzo Garrone, mitico «ebanista australiano», in realtà è emigrato da Torino più di cinquant'anni fa, suo figlio e suo nipote sono nati laggiù e hanno scelto di mantenere viva la tradizione familiare in un Paese in cui gli artigiani sono rari come mosche bianche. Un successo strepitoso che fa arrivare nel loro laboratorio ordinazioni da tutte le parti dell'Australia: voglia di «su misura», di dettagli, di pezzi unici, di recupero di abilità manuale, di ritorno al passato. I Garrone sanno offrire tutto questo. La loro ricchezza non è soltanto nelle loro mani, ma soprattutto nella consapevolezza di non dover cambiare. Maria Sole Gallo Se ancora una volta un piatto del servizio bello vi è caduto in terra finendo in mille pezzi, o la tazza a cui eravate tanto affezionati si è frantumata nella lavapiatti, non disperate. Proprio partendo da un incidente banale come quello, Maria Sole Gallo - a un pugno di mesi dal momento della pensione, dopo una vita trascorsa in banca - ha dato sfogo alla sua vena artistica. Come spesso accade, ha incominciato per caso, volendo in qualche modo recuperare un vecchio piatto inglese a disegni blu che le era sfuggito di mano. Impossibile da incollare, ma troppo bello per essere gettato. Maria Sole l'ha trattato un po' come un puzzle, un po' come un mosaico, mettendo i frammenti uno accanto all'altro e ricostruendo l'immagine iniziale con quel tanto di margine tra un pezzo e l'altro che nascondesse le imperfezioni. A farla breve, Maria Sole ha scoperto quanto può essere creativo lavorare i frammenti di ceramica e porcellana dando una seconda vita, assolutamente nuova, a oggetti «ex». Ne nascono portafiori, ripiani per tavoli da giardino, piastrelle, scatole, persino sedie e fontanili. Sono indispensabili buon gusto, una grande pazienza e molta fantasia. Maria Sole ne ha da vendere e i suoi oggetti finiscono per inserirsi a perfezione in ogni tipo di ambiente, portando con sé non soltanto una nota di colore, ma anche la citazione di quello che sono stati nella loro vita precedente. Con quel tanto di ironia che è necessaria quando ci si ricicla...

Persone citate: Garden, Garrone, Lorenzo Garrone, Maria Sole, Maria Sole Gallo, Rolando Garrone

Luoghi citati: Australia, Greenwich, Torino