Scimpanzé «abusivi» Che farne?

Scimpanzé «abusivi» Che farne? DIBATTITO Scimpanzé «abusivi» Che farne? SI è svolto nei giorni scorsi a Pavia il XIII congresso nazionale dell'Associazione primatologica italiana, istituzione scientifica che raccoglie gran parte dei ricercatori italiani appartenenti all'Università, Cnr, enti di ricerca che si occupano a vario titolo di Primati non umani. Dopo la relazione introduttiva tenuta da Robert Martin, dell'Università di Zurigo, sull'evoluzione dell'encefalo nei Primati, ci sono comunicazioni sui più svariati argomenti, dalla genetica all'evoluzione, dal comportamento agli aspetti di organizzazione sociale dei Primati. Si è inoltre dibattuto un altro argomento di attualità: il problema degli scimpanzé sequestrati in Italia. Il nostro Paese ha aderito da tempo alla normativa internazionale che proibisce l'importazione e la detenzione di tutte le specie di primati. Tuttavia, con preoccupante regolarità, presso studi fotografici, piccoli giardini zoologici privati, semplici cittadini amanti dell'esotico, vengono scoperti dei Primati, spesso cebi o piccoli macachi, ma talvolta anche scimpanzé, che vengono sequestrati. Qui iniziano i guai, in quanto la normativa teoricamente prevista, di fatto si rivela del tutto inefficace. Nonostante l'articolo 4, comma 1 della legge 150/92 stabilisca, oltre alla possibilità di rimpatrio degli animali sequestrati, la necessità di affidare gli stessi a strutture pubbliche o private, ritenute idonee dalla Commissione Cites, in grado di assicurarne il mantenimento, a distanza di sei anni la Commissione non si è ancora espressa ufficialmente per individuare tali strutture. Inoltre esiste, tra gli operatori che lavorano nelle strutture che nel frattempo hanno ricevuto animali sequestrati (Parco Natura Viva di Bussolengo, Giardino Zoologico di Pi stoia, Giardino Zoologico di Roma e Centro di Sasso Marconi), un reale rischio sanitàrio, mancando, all'atto della confi sca, mezzi idonei per la cattura e protocolli sanitari che tutelino le parti in causa, anche con siderando la provenienza spesso ignota degli esemplari di Primati. E' ancora viva, nei ricercatori, l'eco di quanto avvenne negli Anni 60 in un laboratorio di ricerca di Marburg, in Germania, dove dei cercopitechi importati dall'Africa, diffusero un virus, allora sconosciuto, che causò la morte di numerosi tecnici e veterinari. A tutto questo va aggiunto che le strutture che ospitano gli animali, seppure «obbligate» al loro mantenimento e a garantire loro un minimo di benessere fisico e psicologico, non ricevono alcun supporto materiale dallo Stato. Detto per inciso, per animali come lo scimpanzé, abituati a vivere in gruppi sociali, sarebbe assolutamente necessario prevedere il mantenimento non in singole gabbie, come talvolta avviene ora, ma in spazi adeguati, con altri individui in modo da permettere la vita sociale, come avviene in natura. L'Associazione, dopo aver rilevato come i ministeri competenti, nonostante i solleciti, si siano dimostrati poco sensibili al problema, ha formulato voti perché sia garantito a questi animali un avvenire meno triste. E' opportuno ricordare che lo scimpanzé, una delle specie più frequentemente oggetto di sequestro, è una specie a rischio di estinzione, inclusa nell'Appendice I della Cites e classificata come vulnerabile dalL'Iucn. Data l'elevata pressione ambientale alla quale sono sottoposti gli scimpanzé, sia per il bracconaggio sia per l'uso alimentare nei paesi d'origine, si auspica che il ministero promuova un progetto di conservazione che coordini, con gli altri Paesi europei, la gestione degli individui in cattività. Un intervento coordinato dei ministeri dell'Ambiente e della Pubblica istruzione potrebbe ad esempio potenziare, con un costo molto limitato, presso le strutture che ospitano gli animali sequestrati, tutte le attività volte a sensibilizzare la popolazione sui temi della conservazione e del traffico illecito degli animali. Giuseppe Ardito Presidente Associazione Primatologica Italiana

Persone citate: Giuseppe Ardito, Parco Natura, Robert Martin

Luoghi citati: Africa, Bussolengo, Germania, Italia, Pavia, Roma, Sasso Marconi