I bambini, atletici soltanto a tavola

I bambini, atletici soltanto a tavola Allarme degli igienisti: il ventisei per cento degli scolari ha superato i livelli di guardia I bambini, atletici soltanto a tavola Grandi abbuffate e poco sport: uno su due è fuori peso ROMA. Mangiano troppo, si muovono poco e sono sempre più grassi. L'ultimo allarme arriva dagli igienisti: un bambino su due in età scolastica ha problemi di peso e - se non curato una volta adulto rischierà di essere colpito da gravi disturbi. In particolare, il 23 per cento degli scolari è in sovrappeso e il 26 per cento decisamente obeso, vittime di una scuola che trascura lo sport e di un'educazione alimentare carente (e qui le colpe possono riguardare la famiglia o lo stesso corpo insegnante). Lo riferisce uno studio presentato a Fiuggi nel corso del trentottesimo Congresso nazionale della Società italiana di igiene da ricercatori dell'università romana «La Sapienza». La popolazione scolastica presa come riferimento è quella del territorio della V circoscrizione del Comune di Roma, suddiviso in sette zone urbane. Sono stati studiati 8358 alunni di età media di 10,8 anni, 4344 maschi e 4014 femmine: un campione ampio e rappresentativo di tutti i livelli sociali e culturali. Il 39 per cento frequentava la scuola media e il 61 per cento la scuola elementare. Sono stati considerati «sovrappeso» i bambini il cui peso eccedeva dal 10 al 20 per cento la media prevista, «obesi» quelli con un'eccedenza superiore al 20 per cento, «sottopeso» quelli con un peso inferiore del 10 per cento rispetto alla media. Sono risultati «normopeso» 3806 alunni (il 45,5% del totale), di cui il 51% maschi. In «sovrappeso» sono 1928 (23,1%), di cui il 52,9% femmine. Vediamo gli «obesi», cioè i casi più gravi: rischiano un futuro con diabete, ipertensione e malattie cardiocircolatorie e sono 2157 (25,8%), di cui il 60,2% maschi. I «sottopeso», infine, arrivano a 467 (5,5%), di cui il 58,5% femmine. Nelle sette zone del territorio studiato i «normopeso» sono uniformemente rappresentati, nelle zone periferiche si raggiunge 1' 11,5% di «sottopeso» e si scende al 18% di «obesi»; nelle zone centrali l'obesità sale al 32,8% e i «sottopeso» scendono al 2,4%. La percentuale maggiore di obesi si ritrova a 8 anni (16%), di sottopeso a 10 anni (14,1%). A 14 anni è stato evidenziato il maggior numero di normorieso (15.8%) e di sovraD- peso (16%). Da un'altra indagine, condotta dal dipartimento di Scienze igienistiche e sanitarie ambientali dell'università di Camerino su 1626 studenti di scuola media di alcune città marchigiane mediante l'uso di un particolare questionario, è emerso invece che il 7,2% degli intervistati presenta disturbi del comportamento alimentare: in particolare, il 2,6% dei maschi e l'I 1,2% femmine ha mostrato atteggiamenti tra la bulimia e l'anoressia. La fascia di età più a rischio è quella tra i 15 e i 17 anni. Tra le ragazze, il 34% presenta cicli mestruali irregolari e 1' 1,8% amenorrea. I disturbi del comportamento alimentare riguardano mediamente, quindi, circa il 10 per cento della popolazione femminile in accordo con la media nazionale, ma all'età di 17 anni la frequenza supera il 18 per cento, fr. cri.l «Rischiano un futuro con diabete e malattie cardiocircolatorie»

Luoghi citati: Camerino, Comune Di Roma, Fiuggi, Roma