Trenta milioni al killer dell'autostrada di A. R.

Trenta milioni al killer dell'autostrada Ha confessato Trenta milioni al killer dell'autostrada PALERMO. Sembra giunto al l'ultima pagina il giallo dell'autostrada Al9 Palermo-Catania. E' stato preso il killer che ha confessato di aver sparato sabato mattina a Silvia Tudisco, 64 anni, deceduta più per lo spavento che per le ferite, e al marito, Filippo Minacapelli, di 74 anni, ora in coma in ospedale. Si tratta del commerciante di bombole di gas Domenico Pergola, 27 anni, di Piazza Armerina. L'uomo ha raccontato che dopo i primi colpi la pistola si era inceppata e per farla nuovamente sparare aveva sostituito il caricatore. Pergola ha anche ammesso di aver chiesto 30 milioni per la sua «prestazione». Ha poi aggiunto di essere stato minacciato. Il presunto mandante avrebbe promesso ritorsioni sui genitori emigrati in Belgio se solo si fosse rifiutato di sparare. Per quanto sembri incredibile, la polizia sarebbe risalita al killer grazie ad un'indicazione fornita dai primi due arrestati. Costoro hanno fatto il suo nome al capo della Mobile di Palermo, Guido Marino, e al giudice Paola Carotenuto. Entrambi hanno detto che Pergola sabato mattina era con loro in autostrada. Il killer però è crollato durante l'interrogatorio ed ha reso ampia confessione. Così oltre a lui paiono ancor più nei guai il presunto mandante e il suo complice della prima ora: il tenente colonnello dell'esercito Calogero Avila, 50 anni, e il pregiudicato Pasquale Frascone, di 38 anni. [a. r.]

Persone citate: Calogero Avila, Domenico Pergola, Filippo Minacapelli, Guido Marino, Paola Carotenuto, Silvia Tudisco

Luoghi citati: Belgio, Catania, Palermo, Piazza Armerina