La Versilia sotto il fungo

La Versilia sotto il fungo Notte di terrore per l'alluvione, Camaiore il centro più colpito: evacuate trenta abitazioni La Versilia sotto il fungo Frane e allagamenti, danni per miliardi CAMAIORE. Una catastrofe sfiorata, sommersi nell'incubo di una pioggia intensa che ha frustato la Versilia per ore, concentrando la sua forza soprattutto nella valle del Camaiore. Centoquindici millimetri d'acqua, caduti tra la mezzanotte e le cinque, hanno ingrossato fiumi e torrenti fino alla rottura degli argini, in una notte di terrore che ha riportato il pensiero di tutti al giugno di due anni fa quando sotto la pressione di mille rivoli la crosta dei monti si fece in pezzi, scese a valle con furia, travolgendo, trascinando via con se un intero paese, le sue case, la sua gente. Tredici, allora, i morti. Nella notte tra lunedì e martedì la Versilia ha temuto di dover rivivere la stessa tragedia. «L'allarme è scattato all'una - racconta il prefetto di Lucca Andrea Tranfaglia qualcuno mi diceva: siamo quasi nelle stesse condizioni in cui si trovava Cardoso, qui si rischia di scomparire». Tanto è bastato: un'ora dopo, alle 2, Tranfaglia attivava la sala operativa con il Centro coordinamento soccorsi, organizzava il Centro operativo misto presso il Comune di Camaiore. Segno che se la reazione è immediata i danni si possono in qualche modo limitare. Mentre l'acqua in alcune zone saliva fino al livello di circa 1 metro e 10 centimetri, vigili del fuoco e Protezione civile evacuavano 30 abitazioni. All'alba la pioggia cessava, i fiumi straripati Camaiore, Lombricese e Lucese rientravano negli argini, la gente spalava il fango dalle strade, dalle abitazioni, dai negozi, cominciava la conta dei danni materiali. Nessun morto, nessun ferito. «I bilanci precisi si faranno poi - ha detto il sindaco di Camaiore Cristiano Ceragioli -; ora la prima cosa da fare ò accertare quante persone dovranno essere sistemate in hotel perché la loro casa è inagibile». I sopralluoghi hanno stabilito che almeno 10 famiglie per il momento non potranno rientrare nelle rispettive abitazioni. E senza troppa approssimazione si può senz'altro parlare di danni ultra¬ miliardari. Il fango ha invaso tutti i negozi del centro storico di Camaiore, gli allagamenti hanno paralizzato la zona industriale, trenta le frane sulle colline che tengono ancora in parziale isolamento le frazioni di Casoli, Pedona e Vado. E si temono nuovi smottamenti. Gli argini del fiume Camaiore, completamente saltati in due punti, tengono in apprensione la Protezione civile. La rete fognaria infatti, completamente intasata, non sarebbe in grado di reggere gli effetti di una nuova ondata d'acqua, sia pure essa minima. Molti volon¬ tari, ingegneri, geometri, geologi, vigilano in queste ore sui corsi d'acqua e sulle frane per prevenire ulteriori disastri. Stanno anche elaborando una prima stima dei danni subiti da aziende, abitazioni private, strade. I maggiori inconvenienti si sono per ora riscontrati sulla variante della provinciale Lucca-Camaiore-Viareggio, nel tratto Bellosguardo: qui è crollato il muro di sponda del torrente Lucese che ha distrutto la strada per un tratto di 70 metri. Donatella Bartolini

Persone citate: Andrea Tranfaglia, Cardoso, Ceragioli, Donatella Bartolini, Lucca Andrea, Tranfaglia