«Nessun disco rosso per le 2 ruote» di Daniela Daniele
«Nessun disco rosso per le 2 ruote» «Nessun disco rosso per le 2 ruote» Ronchi: solo voci frutto di un equivoco IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E ROMA DO Ronchi, ministro dell'Ambiente, ci spieghi: sui motorini c'è stato un equivoco o un ripensamento? «Un grosso equivoco. S'è fatta confusione tra gli obiettivi di qualità dell'aria delle città e le emissioni dei singoli motorini». Vuol spiegare, nel dettaglio, che cosa è successo? «Con un decreto del '94, erano stati fissati i limiti per l'emissione di benzene in 15 microgrammi al metro cubo. Valore che resterà in vigore fino al 31 dicembre 1998. L'Organizzazione mondiale della sanità, però, ha individuato rischi per la salute con esposizioni prolungate al benzene superiori al microgrammo per metro cubo. In seguito a questo studio, i Paesi europei hanno avviato un monitoraggio nelle città e hanno scoperto che i limiti, ovunque, erano più alti e pertanto tutti sono stati invitati ad abbassarli. Dal 1° gennaio dell'anno prossimo si dovrà passare a 10 microgrammi per metro cubo, come media giornaliera annua. E questi valori sono, appunto, indicati nella bozza di decreto che, insieme con il ministero della Sanità, stiamo preparando». Tanto per tranquillizzare tutti quelli che si spostano su due ruote: in quali casi i motorini dovranno restare «alla catena»? «Non ci sono casi prestabiliti. Saranno i sindaci a decidere, nel caso si verificassero picchi di benzene superiori a quelli consentiti, quali misure di limitazione al traffico vorranno adottare per ricondurre i valori nella media annua: dal divieto alla circolazione delle auto, in certe zone, o in certi giorni, o in determinate ore, a quello alla circolazione di tutti gli altri mezzi di trasporto, motorini compresi. Per far questo, naturalmente, dovranno valutare quale sia il reale apporto all'inquinamento atmosferico di tutti i veicoli». Molti, nella capitale, dicono: fermare i motorini, a Roma, sarebbe come fermare la città. Che cosa risponde? «Si spera che ciò non accada. Del resto, credo che la salute debba avere la precedenza assoluta e in caso cu grave inquinamento atmosferico le fasce a rischio maggiore sono anziani e bambini e le patologie più direttamente interessate, a quanto pare, sono le leucemie». Che succederà, in Italia, con la direttiva europea che prevede limiti per i ciclomotori ad alto impatto ambientale? «Tra gli equivoci di questi giorni, c'è stato anche questo: s'è confuso il nostro decreto con la direttiva in questione che è in via di recepimento e dovrebbe essere operativa a partire dal 17 giugno 1999. Stabilisce che le nuove omologazioni di motorini dovranno anche avere limiti di emissioni inquinanti, in particolare idrocarburi totali, senza peraltro uno specifico limite per il benzene». Questo significa che chi ha appena acquistato un motorino lo dovrà dimenticare? ((Assolutamente, no. Per i motorini già circolanti, già prodotti o già omologati non accadrà proprio nulla: potranno circolare, a prescindere dalla nuova direttiva. Le cose cambieranno per quelli di nuova omologazione che dovranno adeguarsi alle più recenti disposizioni». Si farà, dunque, un graduale cambiamento del parco veicoli a due ruote. Che dire dell'altra questione: la marmitta catalitica? «Non sarà obbligatoria, come per le automobili, visto che i nuovi limiti potranno essere rispettati con modifiche sui motori. Le case produttrici hanno, quindi, la possibilità di scegliere quale intervento tecnologico ritengono più opportuno». E veniamo all'altro tormentone di questi giorni: il bollino blu. Si dovrà applicare anche ai ciclomotori? ((Altra notizia priva di qualsiasi fondamento. Il bollino blu si mette sulle auto per certificare che le emissioni di omologazione sono in regola. I motorini non hanno limiti di omologazione e pertanto che senso avrebbe, in questo caso, applicare il bollino blu? Il problema si presenterà fra qualche anno, quando, con la nuova direttiva, entrerà nel mercato una significativa quantità di veicoli, secondo le nuove regole». Oltre al livello di inquinamento, abbassiamo anche quello dell'ansia, dunque? «Direi proprio di sì». Daniela Daniele
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