E il governo consulta Fazio di Stefano Lepri

E il governo consulta Fazio E il governo consulta Fazio Ciampi: devono decidere gli azionisti privati ROMA. Anche il governo è entrato in gioco nel caso Comit, con il dilemma di quale atteggiamento assumere. Secondo le voci di palazzo, nella contesa sulla grande banca milanese sarebbe tuttavia possibile un grande compromesso. L'arrivo a Palazzo Chigi del governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio aveva scatenato all'inizio voci insensate sul tasso di sconto; poi da fonte ufficiale si è saputo che si era parlato «di banche». A Romano Prodi, al vicepresidente del Consiglio Veltroni e al governatore si sono aggiunti i ministri del Tesoro, Ciampi e delle Finanze, Visco. Fazio, secondo le indiscrezioni, avrebbe cominciato con il dire che al momento nulla di ufficiale è giunto sul suo tavolo: nessun nuovo progetto di fusione tra grandi banche. Ma poi la discussione si è ugualmente sviluppata sui vari scenari che è ragionevole attendersi. Tutti sono stati d'accordo che con l'Euro è cominciata una fase di grandi rivolgimenti e che il sistema bancario italiano deve concentrarsi e ristrutturarsi quanto prima. Ma che fare, di fronte all'ipotesi di un ingresso massiccio dei tedeschi? Che fare, se si scatenasse invece una lotta aperta tra componenti diver¬ se della finanza italiana? Ciampi avrebbe messo un punto in chiaro: la Banca commerciale italiana è stata privatizzata con successo, ora i suoi azionisti sono privati e in sostanza sta a loro deciderne la sorte. Fazio (che l'altro giorno aveva dichiarato di «non drammatizzare» l'ingresso della Deutsche Bank nel capitale Comit) nella riunione avrebbe sostenuto che non è desiderabile un eccessivo controllo straniero nel nostro sistema bancario, che probabilmente si coagulerà in 5 o 6 grandi gruppi. La posizione del governatore è che gli stranieri sono benvenuti in quanto apportatori di concorrenza, e non invece oltre il punto in cui assumano una posizione dominante sul mercato. Al termine dell'incontro di Palazzo Chigi, l'impressione che trapela è tuttavia che una grossa aggregazione a guida italiana possa formarsi. Entrerebbero nella partita con un ruolo importante le Assicurazioni Generali di Trieste. Ma si avrebbero anche l'alleanza con il gruppo San PaoloImi, e l'aggregazione con la Banca di Roma. Per la prima volta, si formerebbe un gruppo dotato davvero di dimensioni europee, con un ruolo assolutamente di punta in Italia. Da tempo Fazio ritiene insufficiente il grado di concentrazione del sistema bancario. Tra i Paesi che prenderanno parte all'unione monetaria, e tra cui quindi vi sarà una immediata concorrenza bancaria, negli ultimi anni il ruolo dei gruppi bancari «di punta» sia tedeschi, sia francesi, sia spagnoli è aumentato parecchio; al contrario quello delle maggiori banche italiane è restato stazionario. Secondo il governatore, la minor competitività del sistema bancario italiano è testimoniata dalla crescente presenza di operatori esteri e dall'ancora modesta proiezione sull'estero delle nostre banche. Stefano Lepri Antonio Fazio

Persone citate: Antonio Fazio, Ciampi, Fazio Ciampi, Romano Prodi, Veltroni, Visco

Luoghi citati: Italia, Roma, Trieste